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Attualità | 29 luglio 2020, 13:01

Legambiente, "Goletta Verde": 4 punti su 12 fortemente inquinati sulla costa ligure

Dei 12 punti monitorati sulla costa, 4 risultano oltre i limiti di legge, giudicati “fortemente inquinati”. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare

Legambiente, "Goletta Verde": 4 punti su 12 fortemente inquinati sulla costa ligure

Dei 12 punti monitorati sulla costa, 4 risultano oltre i limiti di legge, giudicati “fortemente inquinati”. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare.

È questa in sintesi una fotografia scattata lungo le coste di Levante della Liguria da un team di tecnici e volontari di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. A parlarne, nel corso di una conferenza stampa tenuta stamane a Genova, alla quale hanno partecipato Santo Grammatico e Federico Borromeo, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Liguria, Carlo Emanuele Pepe, direttore generale di Arpal e Cecilia Cuneo, di Arpal Centro del Mare.

Nella conferenza stampa della tappa ligure sono stati approfonditi i monitoraggi effettuati nella Liguria di Levante mentre per la Liguria di Ponente sono necessarie alcune analisi suppletive, i cui risultati saranno comunicati nella conferenza stampa finale della Goletta Verde, al termine della campagna.

Per la prima volta quest'anno la Goletta non segue il classico itinerario coast to coast a bordo dell'imbarcazione, che si prende una piccola pausa nel rispetto delle restrizioni per il distanziamento fisico imposte dalla pandemia. Il viaggio ideale lungo la Penisola vive infatti di una formula inedita, ma che ugualmente punta a non abbassare la guardia sulla qualità delle acque e sugli abusi che minacciano le coste italiane.

La 34esima edizione di Goletta Verde vede come partner principali CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, e Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Partner sostenitore è invece Ricrea, Consorzio nazionale per il riciclo e il recupero degli imballaggi in acciaio. La campagna 2020 è inoltre realizzata con il contributo di Fastweb. Media partner è la Nuova Ecologia.

Sulla costa di Levante in Liguria sono stati 5 i punti monitorati in provincia di Genova. Tre di questi sono risultai “fortemente inquinati”: si tratta di un punto a mare di fronte la foce del torrente Nervi, nel Comune di Genova, di un punto a mare di fronte rio San Siro a Santa Margherita Ligure, e di un punto corrispondente allo sbocco del canale nei pressi della foce del torrente Entella, tra i territori comunali di Chiavari e Lavagna. Entro i limiti di legge sono risultati i punti sulla spiaggia di fronte Rio Poggio a Bogliasco e su un punto a mare di fronte la foce del torrente Recco nell'omonima località ligure.

7 i punti indagati da Goletta Verde in provincia di La Spezia. Uno di questi è risultato “fortemente inquinato”, un punto a mare nei pressi dello scarico sotto al belvedere in località Manarola a Riomaggiore. Si tratta di un punto presso lo scarico sotto al belvedere in cui nelle settimane scorse, a causa di una rottura di una delle tubazioni, si sono verificati alcuni problemi, monitorati dalle autorità preposte. Tutti entro i limiti gli altri punti in provincia: sulla spiaggia di fronte la foce del Rio Castagnola, tra i territori comunali di Deiva Marina e Framura; sulla spiaggia presso la foce del canale nei pressi di “Venere Azzurra” a Lerici; sulla spiaggia di fronte al canale in località Marinella a Sarzana; sulla spiaggia Fiumaretta ad Ameglia; sulla spiaggia di fronte la foce del canale di Piazza Garibaldi a Monterosso al Mare e sulla foce del rio Molinello tra Vernazza e Riomaggiore.

“Ancora una volta – commentano Santo Grammatico e Federico Borromeo, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Liguria – quando l’acqua presente negli alvei dei torrenti o proveniente da rii e canali che attraversano i borghi e le città marinare liguri sfociano in mare, troviamo cariche batteriche elevate. Invitiamo gli enti preposti ad aumentare il livello di vigilanza considerato che spesso nei luoghi che troviamo inquinati, pur essendo vietata la balneazione, in molti si bagnano. Risalire rii, torrenti, canali effettuando in diversi punti le analisi biologiche potrà portare a scoprire quali e quanti scarichi non allacciati o tubature danneggiate sono presenti ed intervenire”. 

Redazione

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