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Politica | 04 agosto 2020, 14:38

Pegli ancora nella morsa dei cattivi odori sulla ‘piana Pallavicini’

Situazione al limite tra via Beato Martino, via Opisso e le strade limitrofe: Silvia Brocato (VII Ponente) sollecita i tecnici Iren ma la causa non è stata individuata, in passato diversi atti formali da Massimo Currò (M5S)

Pegli ancora nella morsa dei cattivi odori sulla ‘piana Pallavicini’

Miasmi e cattivi odori, cattivi odori e miasmi: da un po’ di estati a questa parte ci sono alcune strade di Pegli nel ponente genovese dove l’aria è al limite della respirabilità e, in certe giornate particolarmente calde, decisamente irrespirabile. Tra via Beato Martino, via Opisso e la cosiddetta ‘piana Pallavicini’, ovvero via Longo, via Garelli, via Della Maona e via Diciotto Fanciulli, la percezione olfattiva è spesso pessima tanto più che siamo ad agosto e quindi si passano parecchie ore del giorno e della notte con le finestre aperte.

Come mai accade tutto questo? Cosa c’è che non funziona? Se lo tornano a chiedere i cittadini e la consigliera municipale del VII Ponente Silvia Brocato s’è messa in moto per segnalare la questione a chi di competenza, ovvero Iren. “Li ho sollecitati più volte - afferma - perché l’aria è veramente irrespirabile e gli odori sono molto forti. I tecnici sono venuti a svolgere i sopralluoghi, ma per il momento non si è stati ancora in grado di individuare la fonte dei cattivi odori”. Probabile un guasto o una perdita in qualche punto della rete fognaria, sì, ma in quale? Tra queste strade il reticolato è fittissimo e potrebbe servire molto tempo per individuare il punto, o i punti, precisi. Silvia Brocato ha intenzione di presentare un atto formale presso il Municipio VII Ponente e, a ripercorrere la storia di miasmi e cattivi odori, non sarebbe neppure il primo.

Da diverso tempo, infatti, a ‘battagliare’ e a chiedere chiarezza circa questa problematica è anche Massimo Currò, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’interno del ‘parlamentino’ di piazza Gaggero a Voltri. Uno degli ultimi interventi risale al settembre dello scorso anno: “Per l’odore di fogna che ammorba i nostri quartieri - commentava Currò - Iren sostiene che potrebbe essere ‘acqua stagnante’, residui nelle condotte che con il caldo e senza piogge creano questi miasmi. Versione che, francamente, non mi convince affatto, perché questa situazione si protrae da circa un anno, sia con piogge che senza. Lo dimostra il fatto che sia il tombino che il sottopasso di via Opisso, sia quello sull’Aurelia, sono costantemente puliti dall’autospurgo. In questi giorni pare tutto a posto, ma non si può respirare comunque. Iren ha detto che avrebbe versato dell’acqua nelle condotte per cercare di ripulire dagli eventuali residui stagnanti la rete fognaria. Dopo di che, si potrà verificare se c’è stato un miglioramento. Restiamo a monitorare”.

Evidentemente però di miglioramenti non ve ne sono stati e il problema è tornato uguale identico. Lo stesso argomento era stato affrontato all’interno di una commissione municipale, cui aveva partecipato anche l’assessore comunale all’Ambiente Matteo Campora nell’ottobre del 2019. “Iren e Ato (l’Ambito territoriale ottimale della città metropolitana ndr) puntano a risolvere gran parte dei problemi della rete fognaria di Pegli - informava ancora Currò - con il nuovo collettore che verrà costruito sotto la passeggiata di Pegli. Il nuovo collettore verrà installato ad una maggiore profondità rispetto a quello attuale, in modo da compensare le pendenze della rete che arriva da monte verso valle”. Questo, secondo i tecnici, “permetterà un migliore deflusso delle acque, evitando i troppo pieni che oggi creano situazione di vero disagio in via Opisso, Molo Archetti e via Pallavicini”.

Ma se il nuovo collettore è di là da venire gli odori sono invece attuali e presenti. Dovrà esserci pure un modo per mitigarli, prima che venga avviato il cantiere principale che, si spera, sia davvero risolutivo.

Alberto Bruzzone


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