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Attualità | 13 ottobre 2020, 17:24

Polemica sulla sostituzione delle lampade con i led nell'illuminazione a Sant'Eusebio: materiale di scarto abbandonato in loco

Il tema arriva in consiglio comunale con un'interrogazione a risposta immediata del consigliere Giordano dopo diverse segnalazioni dei cittadini arrabbiati

Polemica sulla sostituzione delle lampade con i led nell'illuminazione a Sant'Eusebio: materiale di scarto abbandonato in loco

Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Stefano Giordano porta in aula a Palazzo Tursi la segnalazione di diversi cittadini, che riferiscono di lavori condotti con incuria dalle ditte incaricate di sostituire le lampadine tradizionale dell'illuminazione pubblica a Sant'Eusebio con più moderni dispositivi a led: gli operai avrebbero abbandonati sugli alberi le parti dei lampioni vecchie, senza provvedere a un loro corretto smaltimento.

"Torniamo a parlare di sostituzione della lampade a led in oltre 50mila punti luce - spiega Giordano -. Si tratta di un intervento profondo sull'illuminazione della nostra città a tutela dell'ambiente con un forte risparmio di energia. Purtroppo la partenza dei lavori lascia molto a desiderare, visto che nello scorso consiglio comunale è stato affrontato il disservizio che per alcuni giorni ha afflitto il territorio, provocando numerose segnalazioni al numero verde della City Green Light relative a zone cittadine che rimanevano al buio".

"Oggi invece veniamo a conoscenza di lampioni abbandonati dopo la sostituzione nella zona di Sant'Eusebio, nei boschi sulle alture genovesi, cosa che ha scatenato il giusto sdegno di molti cittadini - prosegue il consigliere del Movimento 5 Stelle -. Mi sembra che ci fosse l'impegno da arte dell'amministrazione di convocare in settembre una commissione consiliare insieme agli assessori Piciocchi e Garassino per presentare nei dettagli gli interventi in programma. Si tratta di una questione enorme a partire dal ruolo di Aster, che svoleva un lavoro egregio, ma anche a proposito del monitoraggio dell'illuminazione che conduceva sempre Aster, ora abbandonato, per cui l'amministrazione aveva investito tanti soldi. Penso che la risposta più congrua alle sollecitazioni dei cittadini sia quello di una commissione consiliare. In quella sede andrebbero coinvolti i lavoratori di Aster, che si sentono messi all'angolo. Non possiamo aspettare per questi adempimenti le nomine di chi manca dopo le elezioni regionali, ma abbiamo necessità di lavorare sul tema in aula".

L'assessore Matteo Campora ha subito proposto una data per il confronto in commissione: "Posso già segnalare la data del 4 novembre per la realizzazione di una commissione sul tema alle 14.30. Credo sia  opportuno in quella sede raccontare questo progetto che porterà un sensibile risparmio alla città di Genova".

L'assessore ha riconosciuto come si siano verificati dei disservizi: "Come tutti i progetti ambiziosi, parliamo della sostituzione di oltre 55mila lampadine, ci possono essere dei rallentamenti e degli inciampi in fase di avvio - ha spiegato Campora -. Con il collega Piciocchi stiamo intervenendo pe risolvere il tema legato alle segnalazioni. In occasione della commissione illustreremo tutti gli aspetti relativi ai risparmi energetici e alla manutenzione degli impianti, oltre che al ruolo centrale che Aster manterrà in tema di illuminazione pubblica".

Campora dedica la seconda parte della sua risposta al tema di Sant'Eusebio: "Siamo venuti a conoscenza dell'ultimo episodio che ha stigmatizzato attraverso una segnalazione, e immediatamente ci siamo attivati contattando l'amministratore delegato di City Green Light, ed è stato presentato un esposto alle forze dell'ordine. Noi abbiamo chiesto che venisse ricostruito l'accaduto e accertato se le lavorazioni in questione siano state operate da un soggetto che riferibile a City Green Light".

L'assessore ha quindi dato lettura della comunicazione ufficiale inoltrata a City Green Light: "Si sottolinea come per il Comune di Genova il rispetto dell'ambiente e delle norme tutte siano aspetto imprescindibili. Quanto successo, se confermato dalle indagini, è inaccettabile, perché è compito vostro verificare i lavori eseguiti dai vostri subappaltatori. Fermo restando gli accertamenti in corso da parte delle forze dell'ordine si chiede fin d'ora una puntuale verifica delle operazioni condotte dai vostri subappaltatori in zona, e la comunicazione dell'esito di tali verifiche. Il Comune non può transigere in alcun modo su eventuali comportamenti illeciti che si dovessero constatare e che dovranno essere opportunamente contestati".

Continua Campora: "La stessa City Green Light ha presentato una denuncia in quanto parte lesa da un comportamento che ha anche risvolti penali, qualora vengano confermati i fatti segnalati, che ricadranno individualmente su chi si fosse reso responsabile di condotte scorrette. Ritengo comunque che una commissione sia assolutamente opportuna per illustrare il progetto, e mi rendo conto che a questo proposito siamo in ritardo".

Nella sua replica il consigliere Giordano ha infine sottolineato come a suo modo di vedere sia importante in sede di commissione fare luce sulle modalità di affidamento dei subappalti, per chiarire se i disservizi riscontrati possano risalire proprio alla natura di queste procedure: "Mi risulta che alcune delle società che operano per City Green Light in altre regioni operino dei ribassi superiori al 60% nelle gare - spiega il consigliere di opposizione -. A questo proposito in occasione della commissione sarebbe opportuno approfondire quali sono i percorsi dei subappalti, quali le risorse economiche in ballo e poi magari valutare eventuali ripercussioni sulla qualità del lavoro, e su episodi come quello di cui stiamo parlando. Penso che dobbiamo fare un ragionamento ampio a proposito e mi piacerebbe che Aster partecipasse alla discussione".

Redazione


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