Economia - 20 ottobre 2020, 07:00

Come funziona la detrazione Irpef al 50% per le ristrutturazioni

Fino alla fine del 2020, e probabilmente anche l’anno prossimo in caso di proroghe, per chi esegue lavori di ristrutturazione è prevista la possibilità di beneficiare di una detrazione fiscale al 50%

Fino alla fine del 2020, e probabilmente anche l’anno prossimo in caso di proroghe, per chi esegue lavori di ristrutturazione è prevista la possibilità di beneficiare di una detrazione fiscale al 50%, tenendo presente che per ogni unità immobiliare è previsto un limite di spesa pari a 96mila euro. La detrazione, che sarà distribuita nei 10 anni successivi, deve essere segnalata all’interno della dichiarazione dei redditi. Nel caso in cui non ci dovessero essere proroghe, poi, a partire dal prossimo anno la detrazione calerà al 36%, con un tetto massimo di 48mila euro.

A chi rivolgersi

Prima di capire come usufruire della detrazione, è necessario rivolgersi per l’esecuzione dei lavori ad un’azienda specializzata in ristrutturazione appartamenti a Genova. Zena Costruzioni offre numerose garanzie, a cominciare dalla certezza dei costi: il cliente paga unicamente ciò che è previsto dal contratto, inoltre l’impresa si impegna ad inserire una clausola, che presuppone un risarcimento in caso di mancato rispetto delle scadenze, anche di un solo giorno, e un’assistenza ottimale al termine dei lavori.

A chi spetta l’agevolazione

Possono usufruire dell’agevolazione i proprietari e i nudi proprietari, i soci di cooperative divise e indivise, i locatari o comodatari e i titolari di un diritto reale di godimento, che si tratti di superficie, abitazione, uso o usufrutto. La detrazione al 50%, inoltre, può essere richiesta e ottenuta anche dai soggetti a cui si fa riferimento nell’articolo 5 del Tuir che generano redditi in forma associata: è il caso delle imprese familiari, delle società in nome collettivo, delle società semplici e delle società in accomandita semplice e dei soggetti a questi equiparati. Le condizioni che si applicano sono le stesse previste per gli imprenditori individuali. In sintesi, la detrazione fiscale è concessa a tutti i contribuenti che sono assoggettati all’Irpef, che è l’imposta sul reddito delle persone fisiche, a prescindere dal fatto che siano residenti in Italia.

Gli altri potenziali beneficiari

Se sono intestatari di fatture e bonifici e sostengono le spese, possono approfittare della detrazione anche i componenti delle unioni civili, i coniugi separati a cui è stato assegnato l’immobile intestato all’ex partner e i familiari che convivono con il soggetto che detiene o che possiede l’immobile su cui vengono effettuati gli interventi: non solo il coniuge, ma anche gli affini entro il secondo grado e i parenti entro il terzo grado. Per le spese sostenute dal 2016 in poi, la casistica include anche i conviventi more uxorio che pur non sono titolari di un contratto di comodato né possiedono l’immobile oggetto di intervento.

I lavori di manutenzione ordinaria

La detrazione fiscale per ristrutturazione si applica ai lavori di manutenzione ordinaria: ne fanno parte gli interventi edilizi relativi a opere di sostituzione, di rinnovamento o di riparazione delle finiture degli immobili e a opere che sono indispensabili per gli impianti tecnologici esistenti che devono essere mantenuti in efficienza o integrati. Nel novero degli interventi di manutenzione ordinaria rientrano il rifacimento di intonaci interni, la tinteggiatura di soffitti, pareti, infissi esterni e infissi interni, la sostituzione di serramenti, infissi e pavimenti e la verniciatura delle porte dei box. Ma si può ottenere la detrazione anche per i lavori necessari a impermeabilizzare una terrazza o un tetto. L’agevolazione può riguardare sia i lavori che vengono effettuati su parti comuni di edifici residenziali, sia gli interventi di ristrutturazione globale di appartamenti singoli.

La manutenzione straordinaria

La detrazione al 50% è garantita anche per l’esecuzione di diverse tipologie di lavori di manutenzione straordinaria: è il caso dell’integrazione, del rifacimento integrale o della realizzazione dei servizi igienici o sanitari, ma anche dell’apertura di finestre verso l’esterno o nuove porte. Ancora, si ha diritto all’agevolazione nel caso in cui le serrande, le persiane e i serramenti esterni vengano sostituiti con infissi di altro tipo, diversi sia per i materiali che per la forma. Non vanno dimenticate, infine, la realizzazione di recinzioni, di muri di cinta, di ringhiere e di cancellate e l’installazione di pannelli fotovoltaici o solari per il rifacimento degli impianti.