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Economia | 04 dicembre 2020, 15:00

Natale e galateo al tempo del Covid: dai regali alla tavola, i consigli dell’esperta [VIDEO]

Dal pacchetto perfetto alla tavola elegante, passando per il messaggio d’auguri: Barbara Ronchi della Rocca, esperta di galateo, analizza quali abitudini è giusto preservare e quali lasciare da parte in vista di un Natale unico nel suo genere

Natale e galateo al tempo del Covid: dai regali alla tavola, i consigli dell’esperta [VIDEO]

L’arrivo di dicembre prelude all’arrivo del Natale. Tra alberi nelle piazze, luci ai balconi e case addobbate, anche quest’anno l’atmosfera natalizia avvolge le nostre città. Tra restrizioni, divieti di spostamenti e Dpcm, l’avvicinamento a quello che per molti è un periodo magico è però diverso dal solito. Per non arrivare impreparati al 25 dicembre, l’esperta di galateo Barbara Ronchi della Rocca, in esclusiva per il gruppo Morenews, ha dato alcuni consigli per rituali come la preparazione della tavola, i regali e i messaggi di auguri.

Quali sono i segreti per una tavola impeccabile a Natale?

“I colori del Natale non cambiano, sono sempre il rosso e l’oro, con un po’ di bianco. Per fare una tavola di Natale perfetta basta metterci un po’ di rosso, possiamo poi decorarla con dei fiocchini e dei sottopiatti rossi. I bicchieri da acqua possono essere colorati, mentre i bicchieri da vino devono essere trasparenti. Magari facciamo un po’ di scena, attaccando fiocchi e nastrini ai tovaglioli o ai gambi dei bicchieri: non dimentichiamo che il galateo a Natale ci concede un po’ di esagerazione. Ricordiamoci che è una festa per i bambini, quindi coinvolgiamoli magari nella preparazione della tavola. I segnaposti facciamoli disegnare da loro, il centrotavola invece di comprarlo, fatelo voi: basta un piatto con una ghirlanda o il panettone e il pandoro impreziositi da una pallina di Natale o un presepio. Se abbiamo dei bambini con manualità possiamo chiedere loro di fare tante piccole mascherine da apporre sulle statuine del presepio per ridere un po’ del Covid”.

Capitolo regali: i consigli per stupire le persone a noi care e gli errori da evitare?

Il consiglio sui regali è sempre quello di pensarci prima, ma se si arriva in ritardo come al solito non bisogna esagerare con la banalità: no a stelle di Natale o candele. I regali migliori sono sempre libri, dischi e regali mangerecci. Libri e dischi si possono cambiare, sono un giro: chi non apprezza se lo cambia. Per quanto riguarda i regali mangerecci è importante comprare cose buone, di qualità e che non siano facilmente reperibili. Un panettone d’artigianato, che non si trova nella grande distribuzione. Se le persone le conosciamo poco la raccomandazione è di tenersi sul classico: non bisogna entrare in gamba tesa, regalando un qualcosa di spiritoso che magari non fa ridere. Se invece conosciamo bene la persona a cui facciamo il regalo, proviamo a spiazzarli con scelte che loro non farebbero mai: al vecchio papà il golf non compriamolo grigio ma giallo squillante. Alla mamma non regaliamo un profumo alla solita lavanda, ma un profumo sexy. Se l’amico è un uomo in carriera che ha già centomila penne, regaliamo un bel cesto di piante aromatiche da coltivare sul davanzale dell’ufficio. Questo è il regalo giusto: suggerire un’opzione che a loro non sarebbe mai venuta in mente.

 

Il pacchetto è meglio farlo fare dal commerciante o farlo noi?

Io devo confessare che quando un negoziante fa un bel pacchetto lo lascio così, sono professionisti del pacchetto. Se sono regali nostri, sbizzarriamoci: i giapponesi hanno addirittura un arte del fare il pacchetto. Fatelo, ma astenersi da pasticcioni. Chi sa di non avere manualità, non si cimenti in qualcosa di molto difficile. Se siamo artisti, allora sbizzarriamoci e in questo modo il nostro regalo avrà un doppio valore, arricchito del tempo che abbiamo speso per fare il pacchetto.

I messaggi d’auguri sono cambiati nel tempo. Oggi come si augurano buone feste ad amici, conoscenti e parenti? 

Ormai i vari Whatsapp e Facebook hanno ucciso il biglietto d’auguri tradizionale, che rimane un’opzione validissima per persone con cui non siamo tanto in confidenza: il capo ufficio, il vecchio professore di università. A loro non possiamo mandare un messaggio. Ecco che allora un biglietto tradizionale diventa più carino, possibilmente senza troppi Babbi Natale ma con un quadro della Natività. Facebook e Whatsapp vanno benissimo per amici e parenti, ma ricordatevi che vanno fatti uno per uno e specializzati: i messaggi standard sono vietati, si deve vedere che è davvero un augurio. Riceviamo tanti “auguri falsi” dalla banca o dal supermercato, noi facciamoli mirati: bastano il nome della persona e due parole che facciano vedere che pensiamo realmente a lei.

Redazione

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