- 02 gennaio 2021, 15:30

La leggenda del Reopasso e della "sedia del diavolo"

Le Rocche del Reopasso si trovano nell'Appennino ligure, in valle Scrivia, tra i comuni di Busalla, Vobbia e Crocefieschi, e conservano leggende da brividi.

La leggenda del Reopasso e della "sedia del diavolo"

Le Rocche del Reopasso sono costituite da una cresta rocciosa di conglomerato e si trovano nell'Appennino ligure, in valle Scrivia, tra i comuni di Busalla, Vobbia e Crocefieschi, all'interno del Parco naturale regionale dell'Antola, in provincia di Genova.

Nel cuore della caratteristica montagna vi è anche una grotta ricca di stalattiti e stalagmiti, chiamata “Tana del Lupo”, la cui entrata è nascosta dalla vegetazione, ma il punto di interesse più misterioso è senza dubbio la cima più alta, che per la sua forma è chiamata “Carrega do Diao” (Sedia del Diavolo) e può contare su un’altitudine di 956 metri sul livello del mare.

Il Reopasso o passo reo, ovvero “perfido” o “magligno”, conserva svariate leggende, tra cui quella dei carbonai, che tornando la sera, sostenevano di incontrare spesso un cane dagli occhi infuocati come carboni accesi che scappava alla loro vista ed il cui ululato risuonava contro le Rocche. Gli avvistamenti furono ricondotti all’anima di Filippin, morto suicida in questi monti la cui anima pare continui tutt’oggi a vagare tra l'incudine e la carrega.

Un’altra leggenda narra dell’anima vagabonda di “Raffaelin de la Croce” il cui corpo, per sua volontà, fu gettato nei dirupi del Reopasso. Raffaelin era definito “furbo e scaltro”, e fu accontentato in quanto la sua richiesta fu proprio quella di essere sepolto in un posto inaccessibile (dove non si sentissero “né galli cantare, né campane suonare”). Venne accontentato, dopo la sua morte, quando il corpo venne spinto proprio in un dirupo del Reopasso.

Un'altra leggenda racconta che nel bosco del Bellomo, un boscaiolo di nome Ometto, chiamò il diavolo in aiuto per risalire i ripidi sentieri con il suo pesante fardello di legna. Ometto ebbe un bel coraggio per farsi aiutare dal diavolo in persona!

Dalle pareti del Reopasso precipitarono anche nomi illustri come Agosto Spinola e Giovanni de Salvareca nel 1585 durante un’escursione.

Quanti segreti e quante storie da raccontare tra le cornici più belle dei monti della bellissima Liguria, tutta da scoprire e da far conoscere oltre confine.

 

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Dario Rigliaco

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