Politica - 14 gennaio 2021, 16:20

Stanziati dodicimila euro per la messa in sicurezza e la ristrutturazione del Casone dello Stecca di San Colombano Certenoli

Garibaldi (PD): "La Liguria è disseminata di luoghi della Resistenza che raccontano da dove veniamo e che purtroppo non sono valorizzati a sufficienza"

“Sono stati stanziati 12.000 euro per il recupero e la messa in sicurezza del Casone dello Stecca nel comune di San Colombano Certenoli”: è quanto annuncia Luca Garibaldi, consigliere regionale e capogruppo del Partito Democratico.

Il Casone dello Stecca, culla della Resistenza nel levante ligure, è il luogo dove ebbero luogo i primi incontri della ‘banda di Cichero’ tra Aldo Gastaldi (Bisagno), Giovanni Serbandini (Bini), G.B. Canepa (Marzo) ed è lì che vennero poste le basi della Resistenza nel levante e dove furono pensate e scritte le norme comportamentali dei partigiani, il cosiddetto ‘Codice di Cichero’.

“M’ero occupato del tema già nel mio mandato precedente – prosegue Garibaldi – con l’approvazione della legge per il recupero dei sentieri e dei luoghi della Resistenza di cui sono stato proponente; la regione è disseminata di luoghi della Resistenza, monumenti ed edifici storici che raccontano da dove veniamo e che purtroppo non sono valorizzati a sufficienza. Perciò credo che questo sia un primo passo per mettere in rete tutte quelle realtà presenti in Liguria in modo poi d’essere in grado di costruire un vero e proprio museo a cielo aperto della Resistenza che possa essere studiato, valorizzato e vissuto”.

“Si tratta di una buona notizia – continua Garibaldi – per le nostre radici e per la nostra storia, quella di tutti, quella della lotta di Liberazione per cui tantissimi nostri concittadini e concittadine hanno sacrificato la vita; con questo stanziamento si potrà quindi avviare la messa in sicurezza ed il risanamento di quel luogo che per la storia del levante ligure ha sempre significato molto e a cui finalmente verrà data la giusta e degna considerazione”.

“Infine – conclude Garibaldi – sono i più giovani che dovrebbero per primi riuscire ad usufruire di questa possibilità, è a loro che penso quando ipotizzo un possibile museo a cielo aperto delle Resistenza, specialmente in un periodo storico e politico come quello che stiamo vivendo con l’incertezza politica nelle istituzioni, col proliferare di movimenti d’estrema destra e col populismo che purtroppo cresce sempre più questi fondi assumono un significato ancora maggiore”.

Comunicato stampa


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