Attualità - 27 gennaio 2021, 18:38

"Il caso Braibanti" della genovese Carmen Giardina e di Massimiliano Palmese è tra i documentari selezionati per il David di Donatello (FOTO)

Sarà la giuria dell’Accademia del cinema italiano ad individuare i cinque candidati al premio

"Questa selezione nasce dalla visione di 150 opere, circa cinquanta in più dello scorso anno, a conferma dell’estrema vivacità della forma documentaria che cresce in quantità ma soprattutto in qualità": è quanto hanno dichiarato i membri della commissione selezionatrice, sarà la giuria dell’Accademia del cinema italiano ad individuare i cinque candidati al premio.

Tra queste c’è il documentario "Il caso Braibanti" di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese, un film per raccontare Aldo Braibanti, mente poliedrica e affascinante, lontano dalle convenzioni del suo tempo: poeta, artista e drammaturgo fu un intellettuale eretico del Novecento italiano, un genio straordinario che nel 1968, nel pieno delle contestazioni che infuriavano nel mondo per la richiesta di nuovi e più ampi diritti, venne processato e condannato per aver plagiato il ventunenne Giovanni Sanfratello; nel documentario il nipote Ferruccio Braibanti, insieme a Piergiorgio Bellocchio, Lou Castel, Giuseppe Loteta, Dacia Maraini, Maria Monti, Elio Pecora, Stefano Raffo e Alessandra Vanzi ripercorrono la vita del coraggioso intellettuale per restituirci la fotografia vivida e inquietante del nostro passato recente.

Giardina, regista ed attrice genovese, ha già al suo attivo tre cortometraggi pluripremiati: “Turno di notte” con Leo Gullotta, “La grande menzogna” con Gea Martire e Lucianna De Falco e “Fratelli minori” con Paolo Sassanelli e Alessio Vassallo; Palmese è autore dei romanzi “L’amante proibita” e “Pop Life”, sua la traduzione dei “Sonetti” di William Shakespeare pubblicata da Bompiani l’anno scorso; il film è prodotto da Creuza srl e la colonna sonora è di Pivio & Aldo De Scalzi.

Massimo Bondì