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Attualità | 21 febbraio 2021, 10:33

Donne che aiutano le donne: la bella esperienza dello Zonta Club

La sezione del Levante raccoglie iscritte da Portofino, Tigullio e Golfo Paradiso. Molti i service realizzati in passato e parecchi progetti per quando sarà terminata l’emergenza sanitaria

Donne che aiutano le donne: la bella esperienza dello Zonta Club

7Donne che aiutano le donne. Ogni giorno, sempre e comunque. Gettando il cuore oltre l’ostacolo, cercando di annullare le distanze, cercando di favorire la parità di genere, di garantire giuste opportunità per tutte. 

Nel Levante genovese, sin dal 1990, tutto questo è realtà, grazie alla presenza e al lavoro instancabile dello Zonta Club Portofino che, nel corso degli anni, si è allargato sino a diventare Zonta Club Portofino Tigullio Paradiso

È la ramificazione locale di una vastissima rete associativa nata nel 1919 a Buffalo, nello stato di New York, su idea di Marian de Forest, giornalista e drammaturga, che si proponeva l’obiettivo di “riunire donne dirigenti di tutto il mondo in Zonta International, un esercito di esperti che, attraverso l’amicizia, la comprensione, la cooperazione e la buona volontà, diventeranno una forza di pace irresistibile”. 

La parola ‘Zonta’ è un termine indiano Lakota Sioux che significa ‘onesto e degno di fiducia’. Ma, dentro alla parola, c’è un insieme di club che oggi supera nel mondo le trentamila persone, per un totale di oltre mille e duecento circoli e più di sessantacinque nazioni coinvolte. 

Zonta nasce sulla falsariga di Lions e Rotary, ma è composto da sole donne, impegnate nel mondo del lavoro per migliorare lo status giuridico, politico, economico, educativo, sanitario e professionale delle stesse donne a livello globale e locale, attraverso azioni di servizio e difesa.  

“Zonta International - è il manifesto generale - immagina un mondo in cui i diritti delle donne siano riconosciuti come diritti umani e ogni donna sia in grado di raggiungere il proprio pieno potenziale, avendo accesso a ogni opportunità ed essendo adeguatamente rappresentata nelle posizioni decisionali”. 

È una filosofia che lo Zonta Club Portofino Tigullio Paradiso dimostra di saper declinare appieno, sia nel passato che nel presente e, appena l’emergenza sanitaria lo consentirà, pure nel futuro. Trentuno anni di attività sul Levante e negli ultimi venticinque una delle principali anime è stata Marie Claude Parpaglione, per due volte presidente, per altrettante vice presidente e attualmente membro di una delle commissioni del circolo, mentre la guida delle circa trenta associate è attualmente affidata a Mariangela Condoleo

“La rete degli Zonta Club - ricorda Marie Claude Parpaglione - è nata negli Stati Uniti nel 1919, quindi è arrivata in Europa nel 1930. Ci sono service di tipo internazionale, a cominciare dalle borse di studio, ma poi anche numerosissimi service di tipo locale, organizzati dai singoli club”.  

Quello del Levante è attivissimo sia in fatto di mostre che di eventi, che di conferenze, spettacoli e altre occasioni conviviali. Tutto è importante, tutto è necessario per raccogliere fondi da destinare alle varie cause: si va dalla promozione della condizione femminile nel mondo della scuola, agli aiuti alle donne in difficoltà. “Siamo partiti con Portofino, poi il raggio d’azione si è allargato sia al Tigullio che al Golfo Paradiso, dove abbiamo raccolto parecchie associate”. 

Entrare richiede un processo simile a quello di Lions e Rotary: “Si viene presentate da una socia, poi la candidatura viene passata in esame da un comitato, che esamina i vari curricula. Uno dei principali obiettivi, dopo trent’anni di attività, è diventato il ricambio generazionale, per consentire a questo Zonta Club di andare avanti nel corso degli anni con immutato entusiasmo”. 

Certo, la pandemia non ha risparmiato l’attività neppure di questa organizzazione e tanti eventi in programma sono stati rimandati, “ma ci riprenderemo appena possibile, perché di aiutare c’è sempre bisogno, specialmente dopo un periodo del genere”. 

Nel frattempo, ci si continua a vedere e a confrontare attraverso riunioni online, perché le donne che fanno del bene alle altre donne mica si fermano, mica si possono fermare. “Abbiamo collaborato, ad esempio, con le pubbliche assistenze di Rapallo e di Chiavari per effettuare delle visite alle donne, al fine di prevenire l’osteoporosi. Contiamo quindi di riprendere con qualche conferenza, appena si potrà, e di far ripartire la bella mostra itinerante sulle ‘100 donne per la Storia’, un’iniziativa nata per festeggiare il secolo di vita dello Zonta a livello mondiale e per onorare le donne coraggiose e uniche del periodo compreso tra il 1919 e il 2019”. 

La voglia di fare è tanta, i service da attivare altrettanto. Il virus ha imposto le distanze fisiche, ma non certo quelle del cuore. E, su queste lunghezze d’onda, lo Zonta Club Portofino Tigullio Paradiso vuole tornare a funzionare come ha sempre fatto in questi trent’anni. Perché ce n’è ancora un enorme e inesauribile bisogno.

Alberto Alberto

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