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Economia | 28 febbraio 2021, 18:16

Parte dalla Regione Liguria la proposta di un'agenzia nazionale per il turismo e l'agroalimentare

Il turismo in Liguria ha fatto registrare numeri molto positivi prima del Covid, sulla base dell’ultimo report dell’Osservatorio turistico regionale nel 2019 sono stati 4.149.739 gli arrivi in Liguria, numero che si è contratto del 47,11% nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria

Parte dalla Regione Liguria la proposta di un'agenzia nazionale per il turismo e l'agroalimentare

Un’agenzia nazionale per la promozione del turismo e dell’agroalimentare in Italia e all’estero per sostenere le aziende del settore, colpite dalla pandemia. Si tratta di una proposta tecnica che Regione Liguria presenta, attraverso il segretario generale Pietro Paolo Giampellegrini, contenuta in una pubblicazione dell’Università di Udine.
Il turismo in Liguria ha fatto registrare numeri molto positivi prima del Covid, sulla base dell’ultimo report dell’Osservatorio turistico regionale nel 2019 sono stati 4.149.739 gli arrivi in Liguria, numero che si è contratto del 47,11% nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria. Le restrizioni imposte ai viaggi, unite alle limitazioni degli spostamenti anche in ambito locale e alle misure di distanziamento social hanno comportato ripercussioni sulla filiera turistica allargata e la perdita di posizionamenti.

“Dobbiamo recuperare le posizioni perse – spiega il segretario generale di Regione Liguria Giampellegrini – E proprio per questo dobbiamo comprendere il fenomeno turistico che è molto variegato e multiforme introducendo proposte aperte alle ICT, le Information and Communication Technologies e alla versatilità della domanda che è soprattutto una domanda di esperienza. In particolare i turisti stranieri sono particolarmente attratti dai siti tutelati dall’Unesco presenti sul territorio italiano che utilizzano, per visitare il nostro paese, i motori di ricerca presenti nel web e si affidano ai giudizi e alle valutazioni che emergono dai social media”.

Per recuperare le posizioni perse serve fornire una motivazione all’acquisto per ripensare il turismo alla luce del diffondersi sempre più di una sensibilità ecologica, della sostenibilità, della transizione verde e delle problematiche ambientali; tenendo conto che l’Italia è leader nella bio-diversità e ha una relazione stretta tra turismo e agro-alimentare, in grado di coniugare enogastronomia, sostenibilità, ambiente, outdoor.

Turismo e agroalimentare sempre più sono i due poli della stessa medaglia, settori di fondamentale importanza in Italia e nel mondo, in quanto stimolano al crescita economica. Il turismo contribuisce a creare il 10% del prodotto lordo mondiale e nonostante le diffuse difficoltà economiche presenta un tasso di crescita sostenuto.
“Per rilanciare l’offerta – continua il Segretario generale Giampellegrini – è importane utilizzare i fondi europei che rappresentano una grande opportunità per gli operatori turistici, i consorzi, gli enti privati e pubblici del nostro paese. Una leva fondamentale per evitare l’impoverimento della struttura imprenditoriale del nostro paese insieme al necessario coordinamento tra imprese coinvolte a vario titolo nel turismo e nell’agroalimentare attraverso un’agenzia nazionale in grado di promuovere le aziende impegnate nel settore sia in Italia che all’estero”.

Comunicato stampa

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