Attualità - 02 marzo 2021, 14:42

Ricerca mineraria sul monte Tariné: si mobilita il comitato che difende il territorio

Il Comitato Spontaneo Amici del Tarinè esprime preoccupazione per le ricerche di titanio e altri minerali nella montagna: "Una simile richiesta era già stata respinta nel 2015, c'è tanto amianto in quelle rocce"

"C.E.T. ha chiesto e ottenuto dalla Regione Liguria il permesso per effettuare una ricerca mineraria per minerali di titanio, granato e minerali associati sul Monte Tarine’. - si legge in apertura di una nota stampa diffusa dal Il Comitato Spontaneo Amici del Tarinè -. Il Comitato, nato nel 2015 per difendere il Monte Tarinè e il suo territorio dalla speculazione estrattiva, esprime la sua forte preoccupazione per questa concessione".

Si legge ancora nel documento: "Nel 2021, nel pieno di una pandemia mondiale, la Regione Liguria torna sui suoi passi e nonostante il pronunciamento contrario dei comuni interessati di Urbe e Sassello, concede il permesso per un’indagine sostanzialmente simile a quella rigettata nel 2015, presentata dalla stessa società richiedente. Le ricadute di un’ipotetica miniera estrattiva sarebbero tragiche per le aree limitrofe, visto il grande quantitativo di amianto presente nelle rocce interessate, per il vicino Basso Piemonte e anche per Genova, dato che il Monte Tarinè in linea d’aria non è affatto lontano da Piazza De Ferrari".

"Il nome del Monte Tarinè deriva da quello del dio celtico del tuono e del fulmine Tarinas dato che i fulmini colpiscono spesso la cima del Tarinè, e certe divinità è meglio non disturbarle", conclude il Comitato.

 

Redazione