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Attualità | 10 marzo 2021, 15:10

Pannelli fonoassorbenti, il Comune chiede ad Autostrade che vengano ricollocati

Passa all’unanimità la mozione presentata in Consiglio comunale da Cristina Lodi del Partito Democratico, si chiedono i tempi e un dettagliato programma; intanto i cittadini di Pra’ si sono rivolti ad un legale

Pannelli fonoassorbenti, il Comune chiede ad Autostrade che vengano ricollocati

Il Comune di Genova, attraverso una mozione approvata all’unanimità e proposta dal Partito Democratico, con prima firmataria Cristina Lodi, invita Autostrade ad accelerare le operazioni per il ripristino delle barriere antirumore lungo quelle tratte che passano nelle immediate vicinanze delle case e la cui assenza, specie nel Ponente cittadino, sta comportando notevolissimi disagi ai residenti.

Nei giorni scorsi, ‘La Voce di Genova’ si è occupata della questione perché un gruppo di abitanti, i cui appartamenti sono nella zona di Genova Pra’, in particolare via della Torrazza, via Finale e via Durante, si sono rivolti a uno studio legale, quello dell’avvocato genovese Santo Durelli, specializzato nelle normative legate alle emissioni sonore, per rimarcare il problema e chiedere, anche loro, una soluzione piuttosto rapida.

Si inizia a parlare di tempi che si aggirano intorno ai tre anni: ed è un periodo inaccettabile, per chi vive a ridosso dell’autostrada. Così, anche per questo motivo, la questione è diventata politica. L’ha presa in mano Cristina Lodi, che è sempre molto attenta ai problemi del Ponente cittadino. E la mozione ha ricevuto il voto favorevole da parte di tutta la Sala Rossa.

Nel testo, s’impegnano il sindaco Marco Bucci e la Giunta Comunale affinché Autostrade riposizioni nel più breve tempo possibile le barriere antiurto e antirumore nei tratti genovesi da cui queste protezioni mancano ormai da molti mesi, chiedendo anche alla società di fornire il cronoprogramma dettagliato delle ricollocazioni.

“Il documento approvato risponde a un problema molto attuale - spiega la consigliera comunale Cristina Lodi - Ormai da troppi mesi numerosi cittadini devono sopportare rumori assordanti e dannosi per la loro salute a causa della mancanza delle barriere antiurto e antirumore nei tratti autostradali vicini alle loro abitazioni. Risalgono infatti a ottobre 2019 le verifiche da parte di Autostrade, concordate con il Ministero dei Trasporti, a seguito della grande tragedia del crollo del Ponte Morandi, che hanno portato alla rimozione dei pannelli fonoassorbenti sulle tratte A10 e A7 lungo tutta la città da Ponente alla Valbisagno, per risalire in Valpolcevera”.

Giustamente i cittadini, esasperati da questa situazione, a Pra’ hanno organizzato una raccolta firme inviate ad Autostrade, che ha stanziato 170 milioni di euro per questi interventi, affinché intervenga celermente. Proprio in relazione a questo annoso problema, il Municipio Ponente si era già attivato presso Autostrade, come gli altri Municipi, quali ad esempio il Medio Ponente e Val Polcevera, interessati dal fenomeno, per chiedere il ripristino urgente dei tratti esenti dalla protezione ad oggi.

“Con questa mozione - conclude Cristina Lodi - si chiede inoltre che Autostrade dia avvio a un tavolo di lavoro con Comune, Municipi, Prefettura, Asl 3 per monitorare la situazione di transizione e ascoltare dai territori le particolari difficoltà, vista la precaria situazione che mette a rischio la salute dei cittadini”.

Quanto all’aspetto legale, l’avvocato Michela Cucich dello Studio Durelli ricorda che “il tracciato autostradale lambisce l’abitato del Ponente cittadino, in molti casi addirittura a pochi metri dalle abitazioni. Il traffico sulla tratta, inoltre, è importante, anche a causa dei mezzi pesanti che lo percorrono per raggiungere i bacini portuali del genovesato, che hanno rilevanza per il trasporto mercantile di tutta Europa”.

Secondo quanto riferito, “gli abitanti hanno già chiesto chiarimenti in merito alle tempistiche necessarie per la risoluzione delle problematiche e la posa delle nuove barriere fonoassorbenti, ma nessun riscontro certo è stato dato. Nel contempo, i cittadini sono esposti a immissioni acustiche fortemente disturbanti e la situazione non potrà che peggiorare, sino a farsi drammatica, con l’arrivo dell’ormai prossima stagione primaverile ed estiva”.

Alberto Bruzzone

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