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Politica | 10 marzo 2021, 12:50

Passa in Comune la mozione Pd per chiedere ad Autostrade un cronoprogramma sul ripristino delle barriere antirumore

La consigliera Cristina Lodi, prima firmataria della mozione: "Se non l'hanno già fatto invito i membri della Giunta ad andare sul posto per verificare come il rumore intorno all'autostrada sia costante ed intollerabile, è in gioco la salute dei cittadini"

Passa in Comune la mozione Pd per chiedere ad Autostrade un cronoprogramma sul ripristino delle barriere antirumore

I controlli avviati lungo la rete autostradale dopo il dramma del crollo di ponte Morandi hanno determinato la rimozione lungo tratti dell'A10 e dell'A7 di numerose barriere antiurto e antirumore, risultate non idonee e pericolose. Ora tuttavia i tanti cittadini che risiedono in prossimità dell''autostrada vivono una situazione di profondo disagio, che rischia di ripercuotersi anche sulla loro salute, visto che nuove barriere ancora non sono state installate da Autostrade.

I presidenti dei Municipi cittadini interessati da questo grave disagio hanno chiesto al concessionario quando la situazione potrà tornare alla normalità, e la risposta è stata che il ripristino delle barriere avverrà genericamente a partire dal secondo trimestre dell'anno corrente, mentre nel frattempo i residenti devono sopportare rumori fortissimi di giorno e di notte, con un evidente abbassamento della qualità di vita.

A questo proposito i consiglieri comunali del Partito Democratico hanno presentato una mozione, approvata in aula nelle seduta del Consiglio Comunale di ieri, che impegna il Comune a sollecitare Autostrade a fornire un cronoprogramma dettagliato degli interventi, oltre che all'attivazione di un tavolo di monitoraggio che coinvolga tutte le istituzioni territoriali, finalizzato a mitigare l'impatto degli interventi sulla viabilità cittadina, già duramente provata dalle diverse chiusure dell'autostrada per lavori.

"Il problema è, come spesso succede in questo paese, che spesso dopo la rimozione ci vogliono anni per la sostituzione di questi elementi: il rumore, assordante e dannoso per la salute, è diventato insopportabile per gli abitanti delle aree limitrofe al tracciato autostradale che attraversa la città di Genova - spiega la consigliera comunale del partito Democratico Cristina Lodi, prima firmataria della mozione -. I cittadini hanno sopportato per mesi, e stanno anche ora sopportando, disagi molto pesanti, e ora la situazione si è fatta insostenibile. I controlli hanno determinato che Autostrade stanziasse 170 milioni, che l'azienda ha dichiarato partirà nel secondo trimestre del 2021. E' però vero che questo processo ha avuto il via nell'ottobre del 2019, periodo da cui poi in maniera consequenziale sono avvenute le verifiche ministeriali e poi le rimozioni, che hanno coinvolto tutto il tratto autostradale che attraversa la città e poi la Valpolcevera, l'area che sappiamo aver patito di più del crollo di ponte Morandi".

Prosegue Cristina Lodi: "L'attenzione rispetto al problema oggi è accentuata da una raccolta firme dei cittadini di Pra', che si sono anche affidati a uno studio legale per tutelarsi nei confronti di Autostrade. Questa class action ha preso il via da una zona fortemente colpita dalle rimozioni e si sta estendendo anche ad altri quartieri; si tratta di zone come la Valpolcevera, in cui a causa delle chiusure di ratti autostradali si formano code e gravi disagi alla circolazione stradale. Il Comune ha felle competenze in merito al controllo sull'inquinamento acustico, che prevedono l'onere di contenere le emissioni sonore, comprese quelle derivanti dal traffico veicolare. Sicuramente i controlli andavano fatti, così come erano da rimuovere le barriere irregolari, sicuramente però il tempo per il ripristino preso da Autostrade è eccesivo. Non è poi chiara la risposta che il concessionario ha fornito ai presidenti di Municipio che hanno cercato una interlocuzione sul tema, in cui si parla del secondo trimestre del 2021".

"Con questa mozione chiediamo in primis che Autostrade rimpiazzi le barriere antirumore e antiurto a partire dai luoghi dove la situazione è più critica - conclude Lodi -, poi è importante che il concessionario fornisca al Comune un cronoprogramma dettagliato degli interventi, visto che oggi esistono solo indicazioni generiche, peraltro fornite non per iscritto. Chiediamo in ultimo che Autostrade avvii un tavolo di lavoro insieme alle istituzioni territoriali per monitorare la situazione e ascoltare chi è in particolare difficoltà: si tratta di una cabina di regia importante visto che i lavori di ripristino certamente avverranno in maniera graduale e potrebbero anche determinare l'esigenza di chiudere provvisoriamente al traffico alcuni tratti del tracciato autostradale, con inevitabili ripercussioni sul traffico cittadino. I danni che si stanno accumulando da mesi sono ormai insopportabili per i cittadini, e non per una questione di puntiglio: invito i rappresentanti della Giunta ad andare a rendersi conto di persona quanto questi rumori siano costanti anche di notte e forti. Chiediamo quindi al sindaco di impegnarsi con la Giunta per provare a intervenire nel limite delle sue competenze".

Redazione


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