Politica - 31 marzo 2021, 16:22

"Tutelare i circoli nautici e le associazioni dall’aumento del canone demaniale": Palazzo Tursi approva l’ordine del giorno

Passa all’unanimità in sala rossa il documento presentato dai consiglieri comunali di Italia Viva Mauro Avvenente, Maria José Bruccoleri e Pietro Salemi: "No a rincari da 360 a 2.500 euro"

"Tutelare i circoli nautici e le associazioni dall’aumento del canone demaniale": Palazzo Tursi approva l’ordine del giorno

L’allarme è serio, e pure molto grave: centinaia di circoli nautici e di associazioni dilettantistiche che operano sul nostro territorio, e che spesso rappresentano un punto di riferimento fondamentale sia a livello di socialità che di presidio della costa, rischiano di sparire a seguito del paventato aumento dei canoni demaniali marittimi secondo una prospettiva delineata nei giorni scorsi dall’Autorità di sistema portuale.

L’incremento vertiginoso dei costi potrebbe creare una mattanza, ma anche aprire la strada a speculazioni da parte di chi potrebbe invece sostenere certe spese; siccome però Genova è una delle città dove la spinta associativa è più marcata nonché storicizzata, s’è creato già un vasto movimento volto a tutelare circoli, società ed associazioni sostenuto anche da un’energica azione da parte della politica. Ecco perché ieri a Palazzo Tursi in occasione della seduta settimanale del Consiglio comunale è passato all’unanimità l’ordine del giorno ‘fuori sacco’ presentato dai consiglieri di Italia Viva, il capogruppo Mauro Avvenente e i colleghi Maria José Bruccoleri e Pietro Salemi.

Il documento, come si legge nella nota diffusa dall’amministrazione comunale “impegna il sindaco e la giunta a sostenere le ragioni delle associazioni, dei circoli, delle società sportive senza fini di lucro e ad alta valenza sociale, ad assumere iniziative di sensibilizzazione presso Anci, presso i parlamentari liguri di ogni schieramento e presso il governo affinché siano riviste le misure citate nelle premesse che rischiano di depauperare un patrimonio afferente la promozione sociale e sportiva d’inestimabile valore”. A spiegare la questione sono i tre consiglieri di Italia Viva che l’hanno portata all’attenzione e alla votazione da parte della sala rossa: “L’applicazione della legge n. 126/2020 infatti - dicono Avvenente, Bruccoleri e Salemi - rischia di provocare la chiusura delle associazioni, dei circoli, delle società sportive senza fini di lucro e ad alta valenza sociale che hanno sede nelle aree demaniali e fanno della promozione, dell’aggregazione sociale, del volontariato e dell’avviamento allo sport per le nuove generazioni la loro unica ragion d’essere; in una situazione analoga si trovano gli operatori balneari e tutte le attività con fini di lucro che si sviluppano sulle coste e sono già state fortemente penalizzate dalla pandemia”.

Sempre secondo i consiglieri di Italia Viva “tutto questo patrimonio rischia di scomparire perché questi soggetti non sono nella condizione di sopportare un così gravoso aumento del canone minimo di concessione demaniale, passato da 360 a 2.500 euro, al quale s’aggiunge la cauzione dovuta all’Autorità di Sistema Portuale passata da 2.500 a 5.000 euro annui. Inoltre all’atto della scadenza è previsto che la concessione sia messa a bando avvantaggiando i soggetti economicamente più forti che, è facile prevedere, subentreranno ai circoli, alle associazioni, alle società sportive senza fini di lucro che da decenni portano avanti attività sociali, culturali e sportive di valore inestimabile nel totale rispetto dell’ambiente e in stretta connessione col territorio”.

Anche il Comune di Genova si fa parte attiva per venire incontro a queste realtà che rischiano d’essere penalizzate: evidentemente non bastava la pandemia a mettere in crisi la socialità.

Alberto Bruzzone


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU