Attualità - 02 aprile 2021, 16:30

In Valpolcevera lo sport è solidale, l’associazione ‘Link’ fa superare la disabilità

Nasce il progetto ‘Sport oltre la diga’ che ha lo scopo primario di dare accesso alle varie discipline a chi rischia di restarne escluso: persone rimaste coinvolte nelle nuove povertà, disabili e minoranze etniche

In Valpolcevera lo sport è solidale, l’associazione ‘Link’ fa superare la disabilità

‘Sport oltre la diga’, ma anche oltre il disagio e la disabilità: è l’iniziativa targata associazione sportiva Link del presidente Gianluca Argiolas, già allenatore di nuoto nella piscina di Rivarolo e che ora si cimenta insieme ai suoi collaboratori in un’attività impegnativa e nobile, capace di coinvolgere chi vive in maniera non eccellente.

Il progetto, che riguarda in primis la Valpolcevera, ha lo scopo primario di compiere tutto ciò che è possibile per dare accesso allo sport a chi rischia di restarne escluso: persone rimaste coinvolte nelle nuove povertà, disabili e minoranze etniche; tutto nel nome di usare lo sport come mezzo d’inclusione ed integrazione nella zona della Valpolcevera, ampio bacino genovese di varia umanità e socialità ben rappresentato dalla Link che raggruppa e collega diciassette associazioni sportive di questa parte del nord ovest genovese.

Iniziativa destinata ad accompagnare l’abbattimento della diga di Begato: parallelismo che appare assai significativo di sport solidale e rigenerazione urbana d’alto livello e dove si coglie un’occasione per restituire dignità ad una cospicua parte di cittadini genovesi, stretti tra ingiusta trascuratezza urbanistica, crisi e momento storico contingente difficile causa virus. Il tutto con partecipazione importante di due cooperative sociali quali Coopsse e Ascur oltre all’associazione ‘Insieme per caso’ che è formata da genitori di ragazzi disabili. “Sport oltre la Diga - spiega Argiolas - si rifà al bando di Regione Liguria ‘Abilità al plurale 2’ quale seconda edizione e dove il progetto valpolceverino è stato giudicato il migliore, siamo orgogliosi di questo riconoscimento” e ribadisce il concetto di sport ed associazionismo uniti, capaci di accompagnare il processo di abbattimento della diga, coinvolgendo molti attori.

Tanti gli sport che il progetto propone, quali pallavolo, ju jitsu, ginnastica ed altri “con previsione - annuncia Argiolas - pure di due campus estivi per ragazzi disabili con attività mirate e non solo la solita attività motoria, esperienza dove ci saranno anche ragazzi non disabili”. Tutto però in attesa di uscire dal blocco imposto dalle restrizioni anti pandemia durante le quali tuttavia ci sono attività alternative a distanza da parte dell’associazione Link per mantenere uno stretto contatto con tutti i molti protagonisti dell'iniziativa: “Lo sport - conclude Argiolas - ha variegato ed intenso valore e continua ad essere un importante presidio, oltreché per la salute di tutti anche per la socialità e l’integrazione che, in questo momento di chiusura forzata, sono le cose che mancano di più”.

Dino Frambati

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