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Attualità | 07 aprile 2021, 11:15

Protesta e rabbia anti-chiusure, a Roma anche il loanese Yury Pastore: "Non serve visibilità agli pseudo-leader, è in gioco il futuro dei nostri figli"

Anche il ristoratore di Loano alla manifestazione in piazza Montecitorio, dove non sono mancati attimi di tensione

Protesta e rabbia anti-chiusure, a Roma anche il loanese Yury Pastore: "Non serve visibilità agli pseudo-leader, è in gioco il futuro dei nostri figli"

È stato un pomeriggio di protesta ma anche di tensione quello vissuto ieri a Roma, in piazza Montecitorio, dove si sono radunati commercianti e ristoratori che da oltre un anno stanno subendo le scelte del Governo in materia di restrizioni per combattere la diffusione del Covid19, con chiusure nell'ultimo mese sempre più omnicomprensive e previste almeno fino a fine aprile.

Diverse le associazioni che hanno preso parte alla protesta (Mio Italia, Movimento Io Apro, la Rete delle Partite Iva, Apit Italia, Pin, Associazione Fieristi Italiana e Lo Sport è Salute). Tra di loro anche il ristoratore loanese Yury Pastore, che attraverso il suo profilo Facebook ha documentato l'evento. Come mostrano le immagini postate sul social network, Pastore si è ritrovato a vivere in prima persona i momenti più caldi della manifestazione: attimo di tensione che dopo i primi tafferugli sarebbero potuti degenerare, fortunatamente non è stato così anche grazie alla mediazione dell'esercente loanese. 

"Se al posto mio ci fosse stato un facinoroso, la protesta sarebbe senza dubbio sfociata in una carneficina. Gli organizzatori della protesta, seppur in buona fede, non sono stati in grado di gestire il malcontento.E mi fermo qui" racconta Pastore a Savonanews, che in uno dei momenti più tesi è riuscito a rasserenare gli animi bloccando alcuni partecipanti intenzionati a rispondere alle cariche delle forze dell'ordine imbracciando una transenna.

All'evento hanno presenziato anche alcuni personaggi della politica come Gianluigi Paragone (Italexit) e Vittorio Sgarbi: "Il comportamento di Sgarbi e Paragone è stato  inqualificabile - ha commentato a tal proposito il ristoratore di Loano - Dapprima hanno aizzato la piazza parlando alla pancia dei commercianti disperati per poi abbandonarli a loro stessi, alla loro frustrazione. Mi rivolgo ora ai colleghi, a tutti i commercianti che hanno protestato e soprattutto ai più, che non avendo le possibilità economiche, non hanno partecipato. Cosa abbiamo ottenuto? Niente. A cosa è servita dunque questa manifestazione se non a dare visibilità ai vari leader e pseudo leader che altre mire non hanno se non quelle di farsi conoscere  o  finalmente conquistarsi un po' di visibilità? No, non lo accetto e non lo permetterò. Questa è una 'guerra', non un reality. Qui c'è in gioco la vita ed il futuro dei nostri figli, non è una gara a chi ha più follower o più like".

"Vergognatevi e fatevi da parte, non siete in grado di rappresentare la nostra categoria, né di elevarvi a difensori del popolo - conclude infine Pastore, con una considerazione personale rivolta ancora ai politici presenti ieri alla protesta - Siete nemici del popolo, siete vampiri che nutrono il loro ego con le lacrime dei disperati. Siete voi veri nemici del popolo".

Roberto Vassallo

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