Attualità - 26 aprile 2021, 15:36

Il nuovo piano di valorizzazione della Lanterna è ai nastri di partenza

Nel futuro del monumento, che riaprirà al pubblico il primo maggio, è previsto anche un bar; la proprietà della passeggiata panoramica passa dall'Agenzia del demanio al comune di Genova

Il nuovo piano di valorizzazione della Lanterna è ormai alle porte, anzi, in un certo senso è già in atto: nei prossimi sette anni arriveranno altri 1,5 milioni di euro da parte del ministero della Cultura che saranno destinati ad un’ulteriore valorizzazione anche sotto il profilo turistico; la Lanterna è meta prediletta per le visite da parte dei genovesi ma non solo, basti pensare che una consistente parte del pubblico, specie nella stagione estiva, è costituito dai viaggiatori che attendono d’imbarcarsi sui traghetti nel vicino terminal.

Nicoletta Viziano, presidente del Mu.Ma. (istituzione di cui il complesso monumentale della Lanterna fa parte con il Galata e il futuro Museo nazionale dell’emigrazione Mei alla Commenda) ha spiegato che “ci stiamo già interfacciando con la Soprintendenza alle belle arti, insieme decideremo quali interventi siano necessari per un’ulteriore valorizzazione della Lanterna anche sotto il profilo turistico. E in questa prospettiva noi stiamo pensando, tra l’altro, a un piccolo punto ristoro. Soprattutto durante la stagione estiva, che di solito per i musei non è stagione di punta, ci aspettiamo un buon ritorno turistico anche perché il complesso monumentale dispone di un’ampia zona verde, all’aria aperta”.

Nei giorni scorsi è avvenuto il cambio di proprietà della passeggiata panoramica dall’Agenzia del demanio al comune di Genova. Il passaggio non è solamente una questione di carattere formale, poiché consente al Comune di ottenere la piena gestione dell’intero complesso, naturalmente fatta salva l’operatività ai fini della sicurezza per la navigazione, che resta appannaggio della Marina militare. Dalla passeggiata sospesa in legno e acciaio si gode uno straordinario panorama del porto. Nata nel 2001, da vent’anni a questa parte costituisce una forte attrattiva nei confronti di un pubblico anagraficamente trasversale, dai più giovani fino alle persone di età più avanzata. Una finestra sulla città che ha pochi eguali, forse Spianata Castelletto e poco altro.

“In prospettiva - ha detto l’assessore allo Sviluppo economico portuale e logistico, Francesco Maresca - l’intento, in collaborazione con il Mu.Ma. e l’associazione ‘Amici della Lanterna’, è quello rendere la Lanterna sempre più frequentata, sia dai genovesi sia dai turisti. A cominciare da quelli con disabilità o con problemi di mobilità, per i quali adesso il percorso non è del tutto agevole. L’operazione è poi un altro tassello per un collegamento più agevole tra il Galata, il futuro Museo dell’emigrazione alla Commenda e appunto la Lanterna”.

Porta Nuova, ovvero quello che un tempo era l’accesso monumentale alla città dal lato di ponente, è attualmente ‘sotto i ferri’. L’opera, che in origine si trovava alla destra del faro (alla fine della cinta muraria della città) e che successivamente fu spostata nel basamento, è attualmente avvolta dalle impalcature per via della ristrutturazione in atto. Il materiale con cui è stata costruita è la pietra di Promontorio, la stessa con la quale è stata innalzata gran parte del centro storico. Attualmente il materiale è seriamente compromesso a causa degli agenti atmosferici e dall’inquinamento. Dalla facciata si staccano pezzi di bugnato, mentre l’architrave superiore in marmo di Carrara con lo stemma che richiama quello del teatro Carlo Felice, è ricoperta da una patina nera e addirittura alcune aree sono macchiate in modo purtroppo irreversibile. Il problema principale da risolvere è il consolidamento della pietra di Promontorio, che è molto fragile e si frattura per sua natura.

L’intervento ha sia carattere conservativo che estetico e di pulizia generale. Il restauro, per il quale sono stati stanziati circa 42.000 euro, è iniziato a metà marzo ed è piuttosto complesso. Le scaglie che rischiano il distacco saranno consolidate con collanti specifici e perni in fibra di vetro. Infine uno strato protettivo rallenterà il processo di degrado della pietra. La pulizia darà al monumento un aspetto cromatico più omogeneo. La Lanterna riaprirà al pubblico il primo maggio, dalle 10 alle 18, per ora soltanto di venerdì, sabato, domenica e giorni festivi. A causa dell’emergenza Covid, di venerdì la prenotazione è solo consigliabile, ma negli altri giorni è obbligatoria perché la salita fino alla prima terrazza e l’ingresso al museo sono contingentati.

Giacomo Grassi