Municipio Media Valbisagno - 29 aprile 2021, 15:10

Media Valbisagno: un aiuto agli anziani soli del territorio col telesoccorso

Prorogato il progetto ‘Anno sicuro’, un servizio che prevede chiamate settimanali ed intervento a domicilio in caso di necessità: un modo per stare vicino a chi è più fragile, quattordici le persone seguite

Media Valbisagno: un aiuto agli anziani soli del territorio col telesoccorso

Il Municipio della Media Valbisagno proroga il progetto ‘Anno sicuro’, per stare vicino agli anziani soli del territorio. Un’iniziativa resa ancora più necessaria dalla solitudine amplificata dalla pandemia e dall’emergenza sanitaria che ha isolato sempre di più le persone anziane e fragili per proteggerle dal virus. Con questo servizio di telesoccorso, invece, si può stare vicino agli anziani anche solo con una telefonata e se necessario, adottando tutte le misure di sicurezza, intervenendo anche a domicilio se la persona cade o sta male.

Nato per la prima volta nel 2008, dopo un confronto tra l’area anziani dell’ATS 47 e il Municipio, l’iniziativa prevede un telesoccorso gestito dalla cooperativa Agorà per aiutare chi è solo: “Il nostro territorio è densamente popolato da anziani fragili, in condizione di solitudine o con rete familiare inadeguata, in precarie condizioni di salute e con reddito insufficiente a garantire un’assistenza dedicata al monitoraggio della situazione, per questo il Municipio ha deciso di dare una risposta a questo bisogno attivando questo servizio”: così il presidente del Municipio, Roberto D’Avolio, spiega la genesi di un progetto che vuole andare avanti anche oggi e che oltre al telesoccorso a chiamata prevede anche delle telefonate settimanali di monitoraggio a tutti gli anziani inseriti nel piano di aiuto e con la cooperativa Guardie Giurate Lubrani che ha una copia delle chiavi dei beneficiari per intervenire direttamente a domicilio quando serve.

“Questi sono progetti essenziali sopratutto in questo momento, dove stare accanto alle persone in difficoltà è prioritario, perché sennò rischiano di vivere una profonda solitudine. Purtroppo vorremmo poter fare di più, ma servirebbe un progetto strutturato a livello cittadino, che coinvolga più persone, perché è un modo per sostenere la parte più fragile della comunità”, aggiunge D’Avolio guardando oltre la Valbisagno.

Gli utenti inseriti nel progetto in questo momento sono quattordici e tre invece sono in lista di attesa. Tutti gli interventi di soccorso vengono comunicati dalla cooperativa Agorà all’ATS che monitora poi lo sviluppo della situazione che si è venuta a creare per intervenire in modo adeguato.

Tra gli anziani seguiti c’è Laura, 91 anni, qualche acciacco, che però non la ferma se deve uscire a fare una piccola spesa sottocasa, ma che con i figli lontani e al lavoro tutto il giorno, a casa è sempre sola e non poche volte le è capitato di avere bisogno di aiuto: “Sono molto contenta di questo servizio. Mi chiamano tre volte a settimana per saper come sto e per una parola di conforto. Ora so che se mi sento male o cado posso schiacciare il bottone del telecomando che porto sempre al collo e qualcuno può venire ad aiutarmi”, racconta Laura, che da quando è rientrata in questo servizio si sente più tranquilla. Cresciuto nel tempo, se inizialmente poteva esser dedicato ai soli anziani in possesso di un apparecchio telefonico fisso, ora può essere utilizzato anche da chi ha solo il cellulare. “Un aspetto che si sta monitorando per essere sempre attenti alle richieste, visto che spesso si ha il passaggio da telefonia fissa a mobile e quindi è necessaria la presenza di più apparecchi di telesoccorso specifici”, conclude D’Avolio.

Rosangela Urso

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