Per il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti la proposta del presidente della Regione Giovanni Toti di istituire una nuova cabina di regia in ambito sanitario (la struttura di missione per la sanità e il sociosanitario) sarebbe non solo inutile, ma persino dannosa.
Per il consigliere di opposizione infatti si aggiungerebbe solo un ulteriore anello alla catena decisionale in Regione Liguria, senza che questa iniziativa garantisca minimamente circa un possibile efficientamento del sistema di cura e assistenza; garantiti sarebbero invece gli extracosti a carico delle finanze pubbliche per remunerare coloro che di questa struttura di missione andranno a fare parte.
"Siamo di fronte da una parte all'ammissione del fallimento di sei anni di governo - spiega Rossetti a proposito della proposta di riforma presentata da Giovanni Toti -. Per la sanità era già stata costituita Alisa, e ora Toti crea una nuova struttura decisionale di consulenza, la struttura di missione su sanitario e sociosanitario. Non è tanto importante che il presidente ligure ammetta di aver fallito e buttato via sei anni, ma ancora una volta ci chiediamo qual è la ratio di questo provvedimento. Quando si costituì Alisa non si diminuì il numero delle Asl, ne abbiamo cinque, come il Veneto che è cinque volte la Liguria: ora arriva il quarto soggetto che decide, perché ci son le Asl, i dipartimenti, Alisa e questa struttura di missione con competenze specifiche in materia".
Una delle preoccupazione che Rossetti sottolinea è certamente quello della moltiplicazione delle poltrone, con un inevitabile aumento dei costi: "Abbiamo chiesto che almeno i direttori generali delle Asl facciano parte integrante della struttura di missione per cambiare il sistema sanitario regionale. E' assurdo il modo di procedere che è stato scelto, si potevano almeno decidere alcune aree bersaglio: la gara per Erzelli è andata deserta, i tre ospedali del ponente non sono stati privatizzati anche se sono state fatte le gare, e il Felettino bloccato da sei anni. Oppure in campo sociosanitario, ci sono un sacco di bambini in lista di attesa per fare riabilitazione presso i privati, quando si tratterebbe di una prestazione inserita nei livelli minimi garantiti dallo Stato. Potevano esserci obbiettivi specifici su cui concentrare gli sforzi, mentre si tratta di un disegno di riforma che porta solo costi, magari per posti agli amici degli amici, e dopo sei anni ancora non abbiamo capito quale modello si sanità si voglia per curare i liguri. I risultati concreti sono più fughe nelle altre regioni, raddoppiate, più tasse con l'Irpef e meno servizi, come ha sancito la Corte dei Conti: peggio di così toti non poteva fare".