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Municipio Centro Est | 05 maggio 2021, 12:00

Carignano, la possibile 'nuova vita' della Caserma Rosolino Pilo

La struttura di via Innocenzo IV potrebbe ospitare anche alcuni uffici della Prefettura, se il progetto non dovesse andare in porto si potrebbe ipotizzare la cessione al Comune ed un utilizzo per la città

Carignano, la possibile 'nuova vita' della Caserma Rosolino Pilo

Il futuro della Caserma Rosolino Pilo di via Innocenzo IV a Carignano attualmente non è ancora ben definito. La struttura è al momento di proprietà demaniale, ed esiste un progetto per insediarvi alcuni uffici della Prefettura. Se però l’operazione non dovesse andare in porto, ecco che si potrebbero aprire nuove strade. Una delle più accreditate in tal senso sarebbe una cessione dell’immobile al Comune di Genova, con l’utilizzo che andrebbe così a beneficio della cittadinanza. Attualmente è prematuro prevedere con certezza cosa possa accadere. Certo è che, data la posizione strategica nel pieno centro del quartiere di Carignano, si tratterebbe senza dubbio di una soluzione interessante.

Della Caserma Rosolino Pilo si è parlato anche in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale. L’occasione è stata un’interrogazione a risposta immediata presentata da Valeriano Vacalebre (Fratelli d’Italia), che ha chiesto informazioni circa il ripristino della funzionalità della caserma.

A rispondere è stato l’assessore Stefano Garassino: “La caserma non è di proprietà comunale ma del Demanio. Vi è un progetto per insediarvi degli uffici della Prefettura. Il Consiglio Comunale può farsi parte attiva proponendo una mozione affinché questi lavori abbiano inizio e vengano conclusi in tempi rapidi, visto che sono anni che questo immobile attende una riqualificazione. È in un posto strategico e se questo progetto non dovesse andare in porto, sarebbe buona cosa che il Demanio lo potesse cedere al Comune, in modo da destinarlo, visto che ci troviamo in piena zona Carignano, a un utilizzo per la città e non lasciarlo in questo stato di abbandono”.

La Rosolino Pilo riporta alla mente una miriade di ricordi nella memoria dei genovesi, soprattutto quelli di età un po’ più avanzata (ma non solo). In molti ricorderanno, al compimento dei 18 anni di età, l’arrivo in cassetta della temutissima ‘cartolina’ contenente la convocazione per le visite mediche di leva, che molto spesso si tenevano proprio presso l’allora Distretto Militare di via Innocenzo IV.

Attualmente, come accennato, è sul tavolo un’ipotesi di riqualificazione sancita anche da un protocollo d’intesa risalente oramai a quasi due anni fa. L’accordo tra la Prefettura di Genova e l’Agenzia del Demanio era stato sottoscritto per la destinazione a uso governativo e la rifunzionalizzazione dell’ex caserma, con i locali che, oltre ad uso della Prefettura, secondo il progetto dovevano essere anche destinati alla Questura e alla Dia. Il progetto, come si poteva leggere nella nota della Prefettura, “oltre ad assicurare una collocazione razionale e organica degli uffici, consentirà rilevanti risparmi a carico della finanza pubblica con l’eliminazione delle spese per fitti passivi, per una somma complessiva annua di oltre 498.000 euro, dei locali attualmente utilizzati”.

Il rifacimento prevedeva un costo di 6,5 milioni di euro e i lavori si sarebbero dovuti concludere nel 2022. Questo cronoprogramma era però stato studiato prima dell’inizio della pandemia, ma ad oggi il destino della struttura resta comunque in bilico, e chissà che alla fine possa davvero essere destinata alla cittadinanza.

Redazione

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