Politica - 06 maggio 2021, 18:10

Pra’, servono gli sfalci al Rio San Pietro e al Rio Branega

Interpellanza al sindaco da parte dei consiglieri della Lega nel Municipio VII Ponente, e Lorella Fontana chiede più attenzione ai cimiteri; il vicesindaco Massimo Nicolò ammette: “La situazione è migliore a levante rispetto che a ponente”

Con l’arrivo della stagione calda, puntuale come ogni anno, si apre il discorso della necessità di ripulire i torrenti genovesi dalle altissime vegetazioni e anche da tutta quella sporcizia che si è accumulata nel corso dell’inverno. È una questione di sicurezza, di prevenzione dal rischio idrogeologico ma anche una questione sanitaria, visto che, con il caldo, queste vegetazioni diventano ricettacolo per zanzare ed altri insetti.

È quindi necessario procedere allo sfalcio e al riordino dell’alveo dei corsi d’acqua e in questo senso, per quanto riguarda la delegazione di Pra’, sono state avanzate richieste affinché si svolgano le necessarie operazioni sia sul Rio Branega e che sul Rio San Pietro. Se ne sono occupati i consiglieri della Lega al Municipio VII Ponente Luca Bozzo, Massimiliano Rocca e Gerolamo Canepa attraverso due interpellanze al sindaco di Genova Marco Bucci, e all’assessore competente, che sono state approvate all’unanimità in occasione dell’ultima seduta del ‘parlamentino’ di piazza Gaggero a Voltri.

Secondo Bozzo, Rocca e Canepa “nel Rio San Pietro e nel Rio Branega sono presenti varie sterpaglie, canneti e spinai, i quali potrebbero essere fonti di ostacolo in caso di forti precipitazioni. Quindi, sarebbe opportuno uno sfalcio della vegetazione, al fine di permettere il regolare deflusso delle acque”. E i tre consiglieri chiedono a Palazzo Tursi “quando verrà realizzata la pulizia”.

Sempre in termini di sfalci martedì in Sala Rossa è stata discussa l’interrogazione a risposta immediata (ex articolo 54) presentata dalla capogruppo della Lega a Palazzo Tursi Lorella Fontana. Secondo la consigliera del Carroccio “relativamente ai cimiteri, i cittadini lamentano che la situazione sfalci è, ormai, fuori controllo, tanto da rendere estremamente difficile, e in alcuni casi anche quasi impossibile, recarsi presso le tombe dei propri congiunti. Chiedo quindi se sia possibile fare una programmazione precisa e puntuale per risolvere queste criticità e, in seguito, evitare il ripetersi di queste situazioni”.

A rispondere a Lorella Fontana è stato l’assessore e vicesindaco Massimo Nicolò: “Il problema dello sfalcio è senz’altro quello di maggiore impatto. Devo dire che i cimiteri del levante sono meglio tenuti di quelli a ponente. A Levante la cura dei cimiteri è stata esternalizzata, a Ponente no, è interna al Comune. Il problema è legato non alla volontà di eseguire i lavori ma alla programmazione interna dell’ente, soprattutto nel primo trimestre dell’anno. Con la direzione dei Servizi cimiteriali stiamo ragionando se operare una scelta analoga ai cimiteri del Levante o modificare la programmazione relativa al primo trimestre dell’anno. Le assicuro che il problema è alla nostra attenzione e mi impegno a riferire in aula sulle soluzioni che adotteremo”.

La disparità tra levante e ponente: una questione piuttosto annosa che i cittadini della parte più a ovest di Genova lamentano assai spesso, e che evidentemente ha pur sempre qualche fondamento di verità.

Alberto Bruzzone


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