- 15 maggio 2021, 15:30

Gli otto illustri nemici della Repubblica di Genova su Palazzo Ducale (seconda parte)

Nelle nicchie sopra il cornicione della facciata sono presenti otto sculture in catene, destinate ed imperitura gloria della Superba: ecco chi sono gli ultimi quattro

Gli otto illustri nemici della Repubblica di Genova su Palazzo Ducale (seconda parte)

La settimana scorsa, nella prima parte di questo articolo abbiamo parlato dei primi quattro personaggi illustri presenti nelle nicchie di Palazzo Ducale. Il consiglio è di leggere l’articolo a questo link per poi procedere con la lettura:

https://www.lavocedigenova.it/2021/05/08/sommario/liguria-storia-e-leggenda/leggi-notizia/argomenti/liguria-storia-e-leggenda/articolo/gli-otto-illustri-nemici-della-repubblica-di-genova-su-palazzo-ducale-prima-parte.html

Proseguiamo dunque con gli ultimi quattro.

Il quinto (da sinistra) è il Re saraceno Abu-Yahya Muhammad che nel 1208 governava l’isola di Maiorca e infastidiva non poco i commerci dei catalani che chiesero l’intervento del Re d’Aragona Giacomo I. Le forze spagnole congiunte nel 1230 tornarono così in possesso della città di Palma, ma per evitare che i Genovesi potessero intervenire in favore di Abu-Yahya (visto che avevano accordi commerciali), fecero chiedere dal Papa in persona, in via ufficiale ai genovesi, di rimanere neutrali. Genova accettò e riuscì a trarre benefici commerciali ed edilizi da questo accordo, voltando dunque le spalle al principe saraceno che rimase tra gli otto nemici della storia.

Il sesto (da sinistra) è il Principe Enrico d’Aragona, fratello del Re Alfonso d’Aragona e di Giovanni. Nel 1435, Enrico, sempre con Giovanni, seguì il fratello, Alfonso V il Magnanimo, nella conquista del regno di Napoli e fu con lui all'assedio di Gaeta e alla battaglia di Ponza, dove, il 25 agosto, i tre fratelli furono sconfitti e fatti prigionieri dai Genovesi.

Il settimo (da sinistra) è Alberto Morosini, l’ammiraglio veneziano a cui i Pisani nel 1284 affidarono il comando della loro flotta e il titolo di Podestà nell’epico e decisivo scontro della Meloria. Il condottiero verrà sconfitto dall’abilità dei due comandanti genovesi, Oberto Spinola e Benedetto Zaccaria che lo condurranno in catene insieme ad altri 9000 prigionieri in Campo Pisano.

L’ottavo e ultimo (da sinistra) è il Re di Cipro Giacomo I che venne catturato e imprigionato per dieci lunghi anni nelle segrete della lanterna di Genova insieme alla moglie. I Genovesi infatti, invitati dagli aragonesi che ne avevano chiesto l’intervento per vendicare la morte di Pietro I, nel 1373 occuparono l’isola e ottenuta Famagosta, portarono a Genova come garanzia Giacomo I. I Genovesi, liberarono il prigioniero solo in cambio di un proficuo riscatto, della conferma della sovranità su Famagosta e di rinnovati privilegi commerciali.

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Dario Rigliaco

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