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Attualità | 23 maggio 2021, 14:09

Le opere del Museo attivo delle forme inconsapevoli di Quarto in mostra a Chiavari

Intanto il Comitato attivo nel Municipio IX Levante attende risposte da Comune e Regione, l’iter è fermo al 2017 per definire le proprietà dei padiglioni 15,16, 17 e 21: nessuno interviene

Le opere del Museo attivo delle forme inconsapevoli di Quarto in mostra a Chiavari

Le opere del ‘Museo attivo delle forme inconsapevoli’ di Quarto in mostra a Chiavari: ‘Matti per la libertà. L’arte della follia’ è il nome dell’evento che prende vita domani 24 maggio a Chiavari alle 10.30 al Cinema Mignon, mostra che si inaugura il 27 alle 21 a Palazzo Rocca.

Le opere del Museo attivo delle Forme Inconsapevoli insieme alle fotografie di Gianni Berengo Gardin resteranno visibili sino al 4 giugno. L’inaugurazione della mostra degli ex pazienti di Quarto (Municipio IX Levante), degli artisti che lavoravano con loro negli anni Settanta-Ottanta e delle fotografie del maestro Gardin avviene alla presenza di Maria Grazia Daniele, presidente Anpi Levante, e di Massimo Bisca, presidente provinciale; il sindaco di Chiavari Marco Di Capua; Amedeo Gagliardi portavoce del ‘Coordinamento per Quarto-Quarto Pianeta’; Paolo Petralia, direttore generale dell'Asl4 e Luigi Bottaro, direttore generale dell'Asl3. Illustra la mostra Sandro Ricaldone, curatore del Museo di Quarto. Segue la consegna del Premio Don G.B. Bobbio 2021 al maestro Gardin.

‘Aktion T4’ è il nome in codice che i nazisti diedero al programma di sterminio di malati psichici, disabili e malformati. Furono oltre 700 mila gli appartenenti a questa categoria di ‘nemici della razza ariana’ annientati: l’Anpi di Chiavari ha deciso di fare di questo particolare aspetto della follia nazista il nucleo delle iniziative in programma in vista del 25 Aprile 2021, 76esimo anniversario della Liberazione (data modificata per pandemia). ‘Matti per la libertà’ è il titolo che Anpi Chiavari, in stretta collaborazione e il ‘Coordinamento per Quarto - Quarto Pianeta’, protagonista della rigenerazione e della riconnessone con la città degli spazi dell’ex ospedale psichiatrico di Genova Quarto, ha voluto dare a questa iniziativa. Si articola, oltre la mostra, in una serie di incontri di approfondimento sul progetto ‘Spazio 21’ che il 'Coordinamento per Quarto-Quarto Pianeta' sta portando avanti per il recupero sociale di un comparto dell’ex ospedale psichiatrico genovese.

Il presidente regionale Giovanni Toti non ha ancora risposto alla richiesta d'intervento di Gagliardi, portavoce del Coordinamento nato nella primavera 2012 dopo la decisione della Regione e Asl3 genovese di sgomberare il complesso tramite gara al massimo ribasso, per traslocare gli ultimi 80 pazienti dell’ex ospedale psichiatrico. A nulla sono ancora valse le interpellanze e mozioni di Cristina Lodi (Pd) in Consiglio comunale a Genova, che ora attende una commissione apposita. Nell’enorme sito in disuso si vuol realizzare “un luogo da ripensare culturalmente e riconnettere alla città”, con giornate e momenti dedicati al dibattito, alla musica, al teatro, alle mostre d’arte, per costruire un percorso alternativo alla vendita della struttura, riaffermando l’importanza della funzione pubblica del sito, quale bene comune.

Tramite il comune di Genova nel settembre 2012 la Regione aprì un tavolo di lavoro, un iter istituzionale e un accordo urbanistico coordinato dal Comune, a cui presero parte il Municipio Levante e il Coordinamento stesso. A fine novembre 2013 ecco la firma tra Regione, Comune, Asl e Arte per rivitalizzare il complesso ottocentesco, dove negli ultimi 10 anni è stata inaugurata la ‘Casa della salute’ (2020); istituito il ‘Patto per la salute mentale’, la ‘Città che cura’. L’iter è fermo al 2017 per definire le proprietà dei padiglioni 15,16, 17 e 21: nessuno interviene.

Rosa Cappato

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