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Attualità | 15 giugno 2021, 08:00

Le discoteche attendono l'ok per i protocolli dal Cts. Ma c'è già chi balla e scatta la rabbia dei gestori

Silb-Fipe: "Riaprire le sale per garantire i controlli". Fasciolo: "Prime aperture per il solo ascolto un passo avanti, ma non abbastanza"

Le discoteche attendono l'ok per i protocolli dal Cts. Ma c'è già chi balla e scatta la rabbia dei gestori

Dovrebbe arrivare in giornata il parere del Comitato tecnico-scientifico sui protocolli proposti dal mondo dei locali da ballo e validati da alcuni esponenti della scienza e della medicina per la riapertura in sicurezza.

E mentre i titolari dovranno attendere ancora qualche ora per sapere se nelle discoteche si potrà tornare a ballare oltre che ad ascoltare musica seduti al tavolo, alcune scene viste negli ultimi giorni con "balli di gruppo praticamente dappertutto: nei pubblici esercizi, in spiaggia, in piazza, il tutto senza il benché minimo controllo" e destinate a moltiplicarsi via via che sempre più regioni passeranno in "zona bianca" lasciano l'amaro in bocca ai gestori Silb-Fipe.

E proprio dal presidente del sindacato, Maurizio Pasca, si alza in una nota la rabbia dei titolari dei locali per cui oltre il danno ci sarebbe anche la beffa, "perché le immagini che continuano a girare in rete hanno proprio il sapore della beffa per tutti i nostri imprenditori costretti a non lavorare da ormai 17 mesi".

Pensare che proprio in un locale dove non manca mai la vigilanza privata potrebbero svolgersi "quei controlli che, invece, potremmo garantire noi grazie a un protocollo di sicurezza già condiviso con le autorità competenti e su cui aspettiamo ancora un riscontro" continua Pasca.

"Eppure di riaprire non se ne parla e, intanto, si balla ovunque meno che in discoteca. Qualcuno, prima o poi, dovrà spiegarci che criteri ci sono dietro certe scelte che, oltre a condannare un settore intero a morte certa - ammonisce il numero uno del maggiore sindacato italiano di categoria -, favoriscono un pericoloso e dilagante abusivismo”.

E mentre Pasca chiede a gran voce di “programmare una ripartenza a strettissimo giro, già dai primissimi giorni di luglio" individuando una data precisa per "dare la possibilità alle imprese di organizzare attività che hanno bisogno di programmazione", dagli scorsi giorni i locali hanno ripreso vita con una modalità quasi surreale, nonostante si stiano aspettando ancora i ristori dei mesi passati.

Lo conferma Fabrizio Fasciolo, membro della giunta nazionale Silb e presidente regionale che unisce la sua voce a quella di Pasca e aggiunge: "Dall'Agenzia delle Entrate siamo rimbalzati da un ufficio all'altro. Almeno questa prima riapertura ci ha permesso di tornare a lavorare un poco con una risposta positiva delle persone che avevano voglia di ritornare a divertirsi".

Fondamentale sarà però tornare a una "simil normalità", e farlo con una data perché "le discoteche non si accendono e spengono con un interruttore. Speriamo che qualcuno prima o poi lo capisca, e speriamo che non sia troppo tardi!” conclude Pasca.

Mattia Pastorino

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