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Politica | 21 giugno 2021, 15:36

Più punti vendita fisici per i biglietti dell'Amt: l’interpellanza in Consiglio comunale

A chiedere di potenziare il servizio è la capogruppo della Lega a Palazzo Tursi Lorella Fontana: “Dev’essere indirizzata una politica volta al far viaggiare con regolare biglietto e non volta a sanzionare”

Più punti vendita fisici per i biglietti dell'Amt: l’interpellanza in Consiglio comunale

Vanno bene le verifiche intensive per sanzionare chi viaggia sui mezzi pubblici senza un regolare biglietto, ma non tutti sono tecnologici, non tutti utilizzano le app o internet e di conseguenza occorre mettere gli utenti nelle migliori condizioni per poter acquistare i titoli di viaggio anche fisicamente, soprattutto durante i weekend e negli altri giorni festivi: è questo il senso dell’interpellanza, la numero 72/2021, che verrà discussa domani in Consiglio comunale e che viene presentata dalla capogruppo della Lega a Palazzo Tursi Lorella Fontana.

Controlli sì, ma anche una maggiore capillarità per quanto riguarda le biglietterie e le rivendite autorizzate dell’Amt, l’azienda che si occupa di mobilità e trasporti all’interno del comune di Genova e dallo scorso 1° gennaio anche all’interno di tutta l’area di Città Metropolitana (comprese quindi le due riviere e i relativi entroterra) dopo l’operazione di fusione con Atp. Secondo Fontana “dev’essere indirizzata una politica volta al far viaggiare con regolare biglietto e non volta a sanzionare, e ciò si può anche incentivare con una politica che possa rendere su tutto il territorio operativo il reperimento del ticket di viaggio evitando che ci siano coloro che possono trovare scuse del fatto che diventa difficile trovare biglietti in vendita. Questo perché Genova, anche in vista delle riaperture dopo il pesante periodo pandemico, deve tornare ad essere città turistica come di fatto prima del lockdown e poter offrire sempre più servizi ai turisti nazionali ed esteri. Ritengo che il binomio Amt e turismo possa rappresentare un grande valore aggiunto proprio per la città ed in tal senso vanno incentivati e potenziati anche piccoli accorgimenti che tornano utili per una Genova a misura di turista”.

Fontana ricorda “che ad oggi l’orario di apertura delle biglietterie Amt è compreso nella fascia oraria 8.15–12.45 da lunedì a venerdì per quelle in zona centro e dalle 8.15 alle 16.30, sempre da lunedì a venerdì, in via Avio. Ma nel fine settimana diventa pressoché arduo reperire dei ticket di viaggio per chiunque giunge a Genova ed intende utilizzare i mezzi pubblici per girare la città; al contrario a Milano ad esempio le biglietterie in fasce orarie diversificate restano aperte da lunedì a sabato dalle 7.45 alle 20”. Di qui la proposta: “Sarebbe anche utile, quantomeno nei periodi di maggiore afflusso turistico ipotizzando da maggio ad ottobre, un’apertura dei punti Iat nelle zone più centrali - De Ferrari, Brignole, Acquario e Stazione Marittima - con orari che possano coprire almeno le ore centrali e, oltre alle informazioni turistiche e distribuzioni di cartine di Genova e brochure legate a punti strategici cittadini riferite all’arte, alla storia ma anche ad esercizi commerciali di tradizione e d’artigianato (alimentare e non) ligure, sarebbe utile che potessero distribuire ticket di viaggio coi vari sistemi tariffari disponibili”.

Per questo motivo Fontana chiede alla Giunta Bucci “se sia possibile una valutazione volta a rivedere gli orari d’apertura delle biglietterie cittadine anche in funzione di una vera e propria politica atta a rendere coesione tra turismo e mezzi pubblici al fine di agevolare al meglio i turisti che giungono nella città e ad efficientare il più possibile i servizi, senza poter più avere giustificazioni sul perché non si è in possesso di un regolare titolo di viaggio. Inoltre se l’apertura, in una fascia annuale di maggiori presenze, degli Iat con una duplice veste come sopra descritta, possa avere una sua utilità rendendo sempre più competitiva la città, specie nel suo centro cittadino”. Servono passi avanti e proposte concrete oltreché sanzioni per una città che punta a fare il grande salto.

Alberto Bruzzone


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