Politica - 23 giugno 2021, 18:46

Pegli, il cantiere dell’ex cinema Eden ancora abbandonato: una strada sempre più in salita

Il comune di Genova preme per l’escussione della propria fideiussione ma ci sono parecchi ostacoli, l’assessora Lorenza Rosso: “Vorremmo impiegare quelle risorse almeno per risistemare la parte pubblica in superficie”; la gru rimossa appena il tribunale darà il via libera

Si torna a parlare, per quanto riguarda Pegli, del progetto relativo alla realizzazione dei box per le auto negli spazi un tempo occupati dall’arena estiva del Cinema Eden, e se ne torna a parlare in Consiglio comunale quindi in una sede ufficiale ed istituzionale grazie all’interrogazione a risposta immediata (ex articolo 54) che è stata presentata nella seduta di martedì scorso dal consigliere di Fratelli d’Italia Valeriano Vacalebre che ha raccolto una serie di segnalazioni e s’è fatto portavoce dei malumori di un’intera delegazione, non soltanto delle persone che vivono nella zona compresa tra via Martiri della Libertà e via Pavia ovvero quelle strade direttamente interessate da questo cantiere infinito.

Quella dei box all’ormai ex Cinema Eden è una storia infinita: furono fortemente osteggiati dalla cittadinanza, venne portato avanti un progetto molto più impegnativo e oneroso della sua fattibilità economica, non ci fu la risposta che si aspettava in termini di vendite dei posti auto, con il risultato che adesso, e non da poco, giace tutto in condizioni di estremo degrado, i lavori sono al palo, una gru continua a essere installata al centro del piazzale, il vecchio cinematografo è stato distrutto. Vacalebre è quindi tornato a chiedere informazioni: “A che punto sono i lavori? A che punto è quel cantiere che, in origine, prevedeva la creazione di sessanta box per i residenti?”. A rispondere alla sua interrogazione è stata l’assessore comunale agli Affari legali Lorenza Rosso che relativamente alla delegazione di Pegli si sta occupando anche della delicata questione dei parcheggi della Piana Pallavicini, contesi tra pubblico e privato.

Quanto all’area dell’ex Eden, l’assessore Lorenza Rosso ha ricordato che “in effetti il cantiere, come noto a tutti, è abbandonato da oltre un anno a causa della crisi economica che ha colpito la società che doveva costruire i box e, soprattutto, la parte sopra a vantaggio di tutti cittadini”. Quindi la rappresentante della Giunta Bucci ha ripercorso un po’ di cronistoria: “Il permesso a costruire risulta scaduto il 28 maggio e prima di questa data era pervenuta una comunicazione di richiesta di proroga di questa concessione che il Comune ha respinto proprio sul presupposto che il cantiere non è più attivo da parecchio tempo. Nel frattempo non sono andati a buon fine tutti i tentativi intrapresi dal Comune per giungere ad una soluzione concordata tra la società finanziaria che è subentrata a Carige nei crediti e nei debiti della società costruttrice e il Comune stesso per l’esecuzione delle opere di minimo riordino del cantiere”.

Secondo Rosso “in conseguenza di ciò lo scorso 9 aprile è stata avviata la procedura d’escussione della fideiussione da parte di comune di Genova portata a suo tempo a garanzia della realizzazione delle opere di interesse generale; rispetto però all’ammontare complessivo la richiesta è stata di un’escussione parziale finalizzata al riordino della sistemazione della superficie dell’area sopra i box in modo da eliminare le criticità che questo cantiere abbandonato sta creando alla popolazione. L’assicurazione di questa fideiussione parziale ad oggi non ha pagato ritenendo che non sussistano i presupposti per quest’escussione mentre il Comune ritiene che debba andare a buon fine e a quel punto potremmo utilizzare la somma per il riordino dell’area di cantiere”.

La situazione quindi è ancora parecchio intricata, inoltre come ricordato dall’assessore “c’è il problema di una gru posizionata nel cantiere: la società aveva affittato questa gru e non ha mai pagato il canone di locazione, quindi i titolari della società proprietaria della gru hanno intentato una causa, che è in corso, per ottenere dal giudice l’ordine a demolire e togliere la gru; non appena ci sarà l’ordine del giudice si procederà allo smontaggio della gru che effettivamente può creare un pericolo”.

Sul destino dei box e soprattutto dell’area d’interesse pubblico invece è ancora tutto in altissimo mare: è dal 2012 infatti che questa storia va avanti. Il contestato progetto dei box dietro all’ex cinema Eden affonda le radici in questo periodo; l’area interessata, proprietà dei frati di Finalpia, comprende il civico numero 4 di via Pavia ovvero il palazzo donato dal Papa Benedetto XV e dai marchesi Durazzo Pallavicini all’ordine dei Benedettini e dato in uso per attività pastorali e ricreative alla parrocchia di San Martino, oltre al sottosuolo del cinema Eden e della sua arena estiva.

Nel corso degli anni i cittadini si sono mobilitati attraverso assemblee pubbliche, volantinaggi e raccolte firme ottenendo alcune modifiche rispetto al progetto iniziale; quest’ultimo prevedeva una costruzione su quattro livelli per circa 120 box. Il Comune, resosi conto dell’invasività dell’opera, ha proposto ai progettisti una riduzione dello sbancamento, da quattro piani a tre con la conseguente riduzione del numero di box (68); il permesso a costruire risale a giugno 2011 con l’amministrazione civica guidata da Marta Vincenzi; i lavori sono partiti ufficialmente nel giugno 2012.

In molti li contestarono mentre qualcuno ancora contestava i film: col senno del poi forse avevano ragione i primi.

Alberto Bruzzone


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.