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Municipio Centro Ovest | 09 luglio 2021, 15:10

Il confronto non chiarisce le idee, per Superba e Carmagnani in porto ancora dubbi e contestazioni: “Non ci danno risposte precise”

Da Multedo a Sampierdarena, i due poli saranno più distanti dalle case rispetto ad ora, ma adesso i timori si spostano sui trasporti che passeranno in mezzo agli edifici, Maranini: "Chi avrà responsabilità legale? Da Tursi solo risposte confuse e poco chiare che alimentano l’ansia dei cittadini"

Il confronto non chiarisce le idee, per Superba e Carmagnani in porto ancora dubbi e contestazioni: “Non ci danno risposte precise”

C’è insoddisfazione e persino delusione dopo un confronto da remoto tra Commissioni municipali e sindaco di Genova sullo spostamento di Carmagnani e Superba dalle attuali sedi di Multedo in porto, zona Sampierdarena.

Ad esprimerlo è Fabrizio Maranini, presidente appunto di Commissione Urbanistica, Ambiente, Aspetto del territorio e Viabilità in Centro Ovest, che trova le risposte sulla questione tanto sentita e motivo di ansia nella delegazione e dintorni “evasive e per nulla puntuali, contrariamente alle domande che furono molto precise e puntuali, frutto dell’attenzione che merita il nostro territorio”.

Risposte, incalza e polemizza, contrassegnate da quello che definisce “pressapochismo” ed ulteriore conferma dello “scarso interesse” dell’Amministrazione Comunale verso il Centro Ovest ma anche tutto il Ponente cittadino, in generale. Da parte del primo cittadino di Genova, Marco Bucci, c’è stata invece la dichiarazione che una decisione sullo spostamento a Sampierdarena ci sarà entro fine anno. E comunque le due aziende finiranno in porto.

Ma nell’incontro telematico sulla delocalizzazione dei depositi chimici, organizzato dall’Università di Genova, il sindaco ha anche assicurato come non ci saranno né inquinamento acustico, né atmosferico per evitare qualunque conseguenza negativa per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Trasloco quindi che ci sarà e farà finire i due siti all’interno del terminal container Messina, che si trova sulla sponda sinistra del torrente Polcevera. Parrebbe invece accantonata l’idea di porli vicini alla Lanterna, fortemente peraltro contestata dalla gente. La Lanterna, secondo il sindaco, deve restare un simbolo e attrazione turistica.

Inoltre c’è anche un confronto in corso con Enac, Ente nazionale per l'aviazione civile, stante la presenza nello spazio aereo in parte sopra il porto (sentiero di discesa strumentale) di rotte del traffico aereo.

Bucci ha anche annunciato che a Multedo, negli spazi ora petrolchimici, saranno create due zone verdi, parchi dei quali fruiranno i residenti. Sul fronte opposto si attesta e conferma Fabrizio Maranini, che contesta dichiarazioni e progetti, assicurando che non fa altro che esprimere quello che è il sentimento popolare sulla questione. “Non ci è stato detto che merci passeranno - afferma il presidente di Commissione in Centro Ovest - e nemmeno chi dovrà assumersi la responsabilità a livello locale”.

“Conoscere che tipo di trasporto ci sarà, dal momento che passerà tutto in mezzo alle case - incalza Maranini - è un aspetto rilevante e molto importante della cosa”. Ma Maranini ricorda anche come, in altre occasioni, era stato sottolineato da parte delle stesse aziende che la loro responsabilità termina con l’uscita del materiale dal sito industriale. La preoccupazione, assicura, in questo senso è alle stelle.

“È vero - ammette l’esponente del Centro Ovest - che in porto le aziende sono meno vicine alle case rispetto all’attuale ubicazione di Multedo; tuttavia non ci è assolutamente chiaro, almeno al momento, come saranno gestiti ed effettuati i trasporti. Camion, ferrovie o come? E su questo la gente della zona è in grande ansia, ha timori che non si stanno chiarendo”.

Ed infine il problema del trasporto nello scalo marittimo all’ombra della Lanterna: “Anche in questo caso - stigmatizza Fabrizio Maranini - non ci sono state date risposte su chi deve fare il progetto sulla ferrovia che va dal Varco Sud alle calate del porto. E questo è di competenza dell’Autorità Portuale. All’incontro era presente il segretario generale dell’Authority. Ci saremmo augurati ci fosse stato invece lo stesso presidente. Insomma su tutto questo argomento ci sono solo risposte confuse, imprecise e secondo noi poco chiare”.

Dino Frambati

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