Eventi - 11 luglio 2021, 13:05

Paolo Nespoli fa visita al Festival dello spazio che si conclude oggi (FOTO)

La giornata conclusiva è dedicata al prossimo ritorno dell’uomo sulla Luna, questa volta per stabilirvisi e avviarne la colonizzazione

Paolo Nespoli fa visita al Festival dello spazio che si conclude oggi (FOTO)

La giornata conclusiva del Festival dello spazio di oggi è dedicata al prossimo ritorno dell’uomo sulla Luna, questa volta per stabilirvisi e avviarne la colonizzazione: «Saranno di scena – spiega l’astronauta Franco Malerba – gli ingegneri di Thales Alenia Space per presentarci i programmi che stanno sviluppando, assieme alla Nasa, per i veicoli e i moduli abitativi destinati ad essere messi in orbita attorno alla Luna e successivamente installati sulla superficie lunare. Apprenderemo come si sperimentano coltivazioni sul suolo lunare artificiale, nella prospettiva di basi lunari quasi autosufficienti, mentre Telespazio-Leonardo ci mostrerà in che modo vengono progettati sistemi di comunicazione e di navigazione sulla Luna modellati sulle architetture terrestri».

«Altro ospite d’eccezione - prosegue Malerba - sarà Giuseppe Tanzella-Nitti, astronomo e teologo, la cui presenza eleverà il Festival ad un livello superiore: il nostro vuole infatti essere un evento culturale di largo respiro a cui non siano estranee le incursioni nel mondo dell’arte e della filosofia quali, appunto, la conferenza dal titolo 'La tecnologia ha un valore spirituale?' che il professore terrà nel pomeriggio e rappresenterà il momento culminante di quest'edizione».

Ad aprire il programma della giornata l’inaugurazione al piano superiore di Villa Borzino di una sala per la gestione da remoto del telescopio dell’Osservatorio del Monte Antola, l'atteso ritorno in attività. Il professor Silvano Tosi del centro interdipartimentale Orsa dell'Università di Genova, in collegamento dall’Osservatorio, offrirà una visita guidata della struttura e una breve rassegna dei risultati scientifici già ottenuti. Verrà quindi offerta una dimostrazione di come, dal nuovo terminale di Villa Borzino, sia possibile comandare a distanza il telescopio dell'Antola.

In simbiosi con il collegamento al telescopio dell’Antola, Villa Borzino si fa anche sede di una stazione della rete Prisma (acronimo di Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera) dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Sulla torre dell’edificio è stata installata una telecamera continuamente collegata via internet alla rete, che può contribuire all’identificazione delle traiettorie di bolidi in caduta dal cielo, siano essi meteoriti o pezzi di rottami spaziali. L’iniziativa è ispirata da Walter Riva, direttore dell’Osservatorio del Righi, ed è sostenuta da Fondazione Carige. Lo stesso Riva, a conclusione della mattinata, presenterà l’attività della rete Prisma e l’eccezionale ritrovamento, a gennaio 2020, del meteorite 'Cavezzo' nei pressi di Modena.

La sala operativa del telescopio dell’Antola e la stazione della rete Prisma costituiscono il primo embrione del futuro Museo dello Spazio al quale il Comune di Busalla sta lavorando con impegno da diversi anni e che già comprende anche una sezione dedicata alle missioni Apollo, il campo di gara della First Lego League donato dagli iBot, la squadra di robotica dell’Istituto Calasanzio, e una sala, interamente dedicata alla missione Tethered che nel 1992 portò appunto Franco Malerba nello spazio, nella quale campeggiano delle apparecchiature particolari – in gergo, chiamate Squid –, rivelatori di minuscole variazioni di campo magnetico che furono impiegati a terra per registrare i segnali emessi dal passaggio del sistema Tethered in volo orbitale.

L’ultima sessione del Festival dello spazio sarà appunto dedicata alla Luna e alla sua futura colonizzazione: si parlerà quindi del ruolo dell’Italia rappresentata, principalmente, da Thales Alenia Space, nella costruzione dei moduli abitativi per la stazione orbitante attorno alla Luna e, successivamente, per la futura stazione sul suolo lunare. Molto interessanti saranno anche le testimonianze di studi e proposte di agricoltura spaziale per creare delle coltivazioni sulle stazioni in volo e sul suolo lunare e marziano (il progetto ReBUS e la serra multipiano intelligente di SpaceV), sul sistema di navigazione satellitare attorno alla Luna sviluppato da Telespazio, joint venture tra Leonardo e Thales, e sul robot quadrupede progettato dall'Istituto Italiano di Tecnologia che può facilitare gli spostamenti anche sulla superficie lunare.

Comunicato stampa

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