Politica - 14 luglio 2021, 17:07

Alisa interrompe il servizio d’assistenza domiciliare agli anziani

Rossetti (Pd): “Alisa è allo sbando, pensavamo che il fondo l'avessimo raggiunto col duo Viale-Locatelli, ma Toti sta facendo ancora peggio”

“La delibera 253 dell'8 luglio di Alisa dà delle disposizioni sorprendenti” commenta il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti che spiega: “Durante la pandemia i centri semi residenziali non hanno aperto per evitare lo spostamento degli ospiti, e il personale è stato incaricato di seguire i pazienti a domicilio, in modo da garantire, sebbene in maniera modificate, le attività di assistenza necessarie. Ora la delibera dispone che, a partire dal 15 luglio, vengano interrotti gli interventi domiciliari e da remoto e che le attività ripartano in presenza con la condizione che personale e ospiti siano vaccinati in misura superiore e/o uguale al 95%. Peccato che Alisa ignori di non aver comunicato alle strutture qual è il personale vaccinato, visto che le strutture, per motivi di privacy, non ne sono a conoscenza. Per cui, gli enti sono impossibilitati ad aprire a causa dell’inefficienza di Alisa che non ha trasmesso l’elenco degli operatori vaccinati”.

Ma la conseguenza peggiore è che gli anziani rimarranno senza diurni e senza assistenza domiciliare: “I vertici di Alisa – aggiunge Rossetti - forse ignorano che tutti, compreso il presidente regionale nonché assessore alla Salute Giovanni Toti, dicono che si devono rafforzare i servizi domiciliari mentre questa delibera va nella direzione opposta. Ci saremmo aspettati un tempo di apertura compatibile con i processi autorizzativi e di trasferimento di informazioni tra Alisa e gli enti privati, ma soprattutto, è assurdo sospendere quei servizi domiciliari che dovrebbero invece essere ampliati. Inoltre i tempi imposti per la riapertura sono troppo brevi (le strutture sono state informate della delibera circa cinque-sette giorni dopo l’approvazione) e soprattutto non sono giustificati, visto che l'emergenza pandemica dura fino a dicembre”.

Tempi ristetti che hanno causato un altro problema: “Altra condizione chiesta da Alisa, e che è impossibile da rispettare sempre per i tempi ristretti della comunicazione, è la richiesta che le Asl autorizzino l'utilizzo di locali aggiuntivi messi a disposizione per far rispettare il distanziamento; però Alisa non s’è accorta che, laddove le strutture riuscissero a mandare le planimetrie, le Asl in sei giorni non sarebbero in grado di darne l'autorizzazione”.

“Se avevamo colto come positivo – conclude Rossetti – il superamento della gestione del precedente commissario straordinario Walter Locatelli, i primi atti della nuova gestione c’inducono a credere che le cose potrebbero peggiorare, perciò sarebbe opportuno che Toti vigilasse sugli atti: noi chiediamo il ritiro della delibera di Alisa, un programma condiviso con le strutture per la riapertura e, laddove non sia possibile, il mantenimento dell'attività presso il domicilio degli anziani”.

*in allegato la delibera 253 

Files:
 DELIBERA 253 2021 1  (2.1 MB)

Comunicato stampa


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