"In merito allo sciopero dei dipendenti della Società Stazioni Marittime proclamato per il giorno 22 luglio a seguito degli incontri tenuti in azienda nei quali è emersa l'indisponibilità della stessa a mantenere in essere le attuali contrattazioni di secondo livello che peraltro non vengono erogate come dovrebbero".
Lo dichiarano in una nota Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
"Questo crea un'ulteriore perdita economica ai lavoratori già’ in sofferenza dopo un lungo periodo di cassa integrazione. Tutto ciò è inaccettabile anche perché coincide con la ripresa dei traffici ed il conseguente aumento dei carichi di lavoro. "Inoltre stigmatizziamo un ulteriore atteggiamento scorretto della società", spiegano le segreterie regionali e territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti: “che, a fronte dello sciopero del porto previsto per il giorno 19/07 intende precettare un numero di lavoratori superiori a quelli utilizzati nella normalità.
Ricordiamo a chi amministra Stazioni Marittime che lo sciopero è costituzionalmente una libertà’ individuale di ogni lavoratore ed il comportamento dell’azienda sconfina nell’atteggiamento antisindacale. Non pensiamo sia utile a nessuno peggiorare così le relazioni sindacali", concludono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti