Economia - 20 luglio 2021, 18:53

Emendamento per le imprese che installano impianti alimentati da energie rinnovabili, la soddisfazione di Cna

Nella provincia di Genova sono 2.761 le imprese di Installazione impianti iscritte in Camera di commercio, 1.496 nel settore elettrici e 1.265 nel settore termoidraulici

Emendamento per le imprese che installano impianti alimentati da energie rinnovabili, la soddisfazione di Cna

Con l'emendamento approvato ieri nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Ambiente della Camera si è conclusa la battaglia condotta a livello nazionale da Cna per ottenere l’inserimento nella visura camerale della qualificazione delle imprese che installano impianti alimentati da energie rinnovabili (Fer).

“Siamo soddisfatti per questo risultato che ancora una volta dimostra l’importanza del ruolo di Cna nel sostenere le imprese. È un risultato importante che premia chi da sempre ha puntato sulla propria professionalità, formandosi, aggiornandosi ed investendo sul capitale umano”, commenta Barbara Banchero, segretario provinciale di Cna Genova.

Nella provincia di Genova sono 2.761 le imprese di Installazione impianti iscritte in Camera di commercio, 1.496 nel settore elettrici e 1.265 nel settore termoidraulici. “Siamo molto contenti per questo risultato, che aspettavamo da tempo – dichiara Matteo Moretti, presidente di Cna Installazione e impianti Genova -. Come Cna ci siamo sempre impegnati per il riconoscimento di questo requisito in visura, soprattutto per tutte le imprese del settore che si sono adeguate alla normativa investendo sulla formazione e sull’aggiornamento professionale per garantire un servizio di qualità ai propri clienti e per ottemperare alle norme”.

L'articolo 15 del Decreto legislativo 28/2011 aveva introdotto un sistema di qualificazione degli installatori di impianti Fer che prevedeva il mantenimento della qualificazione ottenuta mediante la frequenza obbligatoria di 16 ore di formazione ogni 3 anni. All'interno dello stesso decreto, però, non era stato inserito alcun riferimento all'obbligo, da parte delle Camere di commercio, di inserire nella visura camerale delle imprese la qualificazione ottenuta e l’assolvimento dell’obbligo di aggiornamento necessario per mantenerla. Tale mancanza ha creato negli anni gravi problemi alle imprese che, dopo aver portato a compimento il percorso formativo di aggiornamento, non avevano la possibilità di dimostrare né l’avvenuta qualificazione né lo svolgimento del percorso di aggiornamento necessario per mantenerla. Tali imprese, infatti, venivano di fatto equiparate alle imprese che non avevano compiuto alcun percorso di qualificazione, con una evidente discriminazione, e conseguente concorrenza sleale, nei confronti delle attività virtuose.


C.S.

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