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Attualità | 10 agosto 2021, 16:25

Green Pass, Anci Liguria fa chiarezza: sarà obbligatorio anche per sagre e fiere

In caso di controlli a campione sarà sanzionabile soltanto chi risulterà privo della certificazione

Green Pass, Anci Liguria fa chiarezza: sarà obbligatorio anche per sagre e fiere

Green Pass obbligatorio per accedere a sagre e fiere. La precisazione arriva da Anci Liguria, che specifica inoltre come in caso di controlli a campione, sarà sanzionabile soltanto chi risulterà privo della certificazione. A tal proposito è stato predisposto un fac-simile di cartello per il informare il pubblico dell'esistenza dell'obbligo della certificazione Covid-19 per l'accesso a questa tipologia di appuntamenti, tipica dell'estate.

Arriva dunque un ulteriore chiarimento per quanto riguarda le regole sul Green Pass in vigore. Ricapitolando: quando è obbligatoria la certificazione sanitaria? Nei servizi di ristorazione per il consumo al tavolo, al chiuso, escluse le strutture ricettive. Per quanto concerne spettacoli, eventi e competizioni sportive: in zona bianca e gialla saranno accessibili solo con posti a sedere pre-assegnati e a condizione che sia assicurato il distanziamento, al chiuso e all'aperto.

Green Pass obbligatorio anche per accedere a musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; nelle piscine, nei centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all'interno di strutture ricettive (limitatamente agli spazi e alle attività al chiuso); sagre e fiere anche all'aperto, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l'infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione (mense); attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; Concorsi pubblici.

La certificazione verde è già necessaria per partecipare a feste di nozze, visitare parenti nelle residenze per anziani, entrare nei reparti ospedalieri per far visita ai ricoverati e accedere alle sale d'attesa dei pronto soccorso. 

Dall'1 settembre, per quanto riguarda bar e ristoranti, servirà il Green Pass per sedersi ai tavoli al chiuso. Non servirà invece per il consumo al banco o all'aperto e nemmeno nei ristoranti e bar situati nelle strutture ricettive per i clienti che vi alloggiano.

Capitolo scuola in presenza: sì per il personale scolastico (docenti, personale ata, amministrativi) con sospensione del rapporto e della retribuzione dopo 5 giorni di assenza. Sì anche per gli studenti universitari ma non per gli altri studenti (rimane però raccomandato per 12-19enni). Trasporti: obbligo di Green Pass per navi, traghetti, aerei, treni e autobus interregionali a lunga percorrenza con capienza all'80%. Nessun obbligo per il trasporto pubblico locale e i treni regionali.

Chi sono i soggetti esentati dal Green Pass? I minori di 12 anni, mentre i soggetti con certificazione medica (malattie rare e autoimmuni) riceveranno il Green Pass tramite l'Asl. Cosa certifica il pass verde? Il certificato di vaccinazione (rilasciato 15 giorni dopo la prima dose e valido fino alla seconda, o dopo la seconda e valido 9 mesi). Oppure, la guarigione dalla malattia (validità 6 mesi). Può inoltre certificare un test molecolare/antigenico/salivare negativo nelle 48 ore precedenti. Quali dati contiene? Il nominativo del titolare e la data di vaccinazione. 

Come si ottiene? Sul sito www.dgc.gov.it, tramite tessera sanitaria o identità digitale (Spid/Cie); tramite App Immuni e App IO. Chi non dispone di strumenti digitali può rivolgersi a medici di medicina generale, pediatri e nelle farmacie. Il Green Pass è ottenibile dagli italiani vaccinati all'estero presso le Asl territoriali. 

A chi spetta il controllo? Sono i titolari, i gestori dei servizi e delle attività o loro delegati (tramite atto formale: DPCM 17 giugno art.13) che controllano il solo possesso del Green Pass tramite la App governativa gratuita 'Verifica C19', nel rispetto della normativa e della privacy. Il controllo del documento d'identità viene effettuato dalle forze dell'ordine e dalla polizia amministrativa con controlli a campione. 

In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1.000 euro, sia a carico dell'esercente sia dell'utente, con sconto del 30% se si paga entro 5 giorni. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l'esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

Redazione

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