Nei progetti degli anni ’80 avrebbe dovuto essere l’equivalente del Mercato Orientale per il centro di Genova. Fu inaugurato come tale e visse anni anche importanti e ricchi di lavoro, prima di arrivare a un inarrestabile declino strutturale ed economico che i lavori in corso attuali hanno lo scopo di bloccare per portarlo a livelli degni di quelli per cui è sorto.
Stiamo parlando del Mercato di piazza Tre Ponti, luogo storico del cuore di Sampierdarena, tra via Buranello e via Daste, in mezzo a una zona molto densa di negozi e abitazioni, ricca di vita quotidiana.
Il problema è che i lavori per il suo rifacimento stanno andando a rilento, molto a rilento, tanto che alcuni commercianti che dovrebbero diventare protagonisti della struttura non nascondono la loro ansia sul fatto che addirittura potrebbero non essere portati a termine. Del resto il timore è giustificato da quella che pare una sorta di persecuzione del mercato, dopo che il cantiere aveva subito praticamente uno stop, essendo stato ritrovato tra i materiali quello inquietante e così temuto dell’amianto.
Le istituzioni provano a rassicurare e spiegano che entro poco tempo dovrebbero essere completati i lavori che riguardano la struttura del mercato e poi si passerà a rifiniture e impianti vari. Altri lavori invece vanno avanti senza problemi. Anche se non saranno quanti previsti, e cioè una dozzina, i box destinati alla vendita, che pare verranno ridotti invece a sette. Restano poi da finire le parti interne.
Il mercato di piazza Tre Ponti ha avuto vita tormentata e sembra che la sua ricostruzione segua analogo destino. Ha sofferto danni da alluvioni perché il centro storico di Sampierdarena, secoli fa ancora litorale, è stato cementificato nel tempo e i rivi che scorrevano abbondanti nel sottosuolo sono stati coperti e tombati.
All’epoca delle costruzioni di case, strade e strutture, non c’era ancora la cultura delle possibili calamità naturali, che si fecero sentire a partire dagli anni ’70. E quando Sampierdarena è stata colpita (sovente) da alluvioni, il mercato ha subito danni e spesso è stato invaso dall’acqua che ‘sorgeva’ dal pavimento o dalle fogne sottostanti, andate in pressione. Ma la struttura, negli anni, ha avuto anche un sensibile e ben visibile deterioramento, tanto da essere abbandonata da molti operatori, colpiti oltretutto pure dalla crisi degli ultimi periodi. Ora dovrebbe esserci ricostruzione e rinascita, anche se i fatti paiono non dimostrarlo. In attesa che la situazione auspicabilmente muti e il cantiere vada avanti, i residenti si consolano con il restauro del Palazzo della Fortezza, antico edificio non lontano dal mercato e che va avanti bene. Un autentico capolavoro architettonico che sarà, una volta ultimati i lavori, una perla per la delegazione.