Politica - 10 settembre 2021, 16:30

Pegli, la voragine ai Giardini Catellani e il degrado di Villa Doria (FOTO)

All’Arena degli artisti saltano due travi e si rischia di precipitare di sotto per diversi metri senza che ci sia alcuna segnalazione; mancano le altalene sul lungomare e nel parco storico i giochi sono rotti da mesi

Di Giardini, ormai, hanno poco o quasi più nulla; di Arena degli artisti non ne parliamo nemmeno: lo spazio sopra l’impianto di depurazione di Pegli intitolato a Giacomo Catellani giace nel degrado più totale. Aiuole maltenute e con la vegetazione completamente secca, lasciate soltanto alla buona volontà di qualche cittadino che ogni tanto innaffia, sporcizia da ogni parte, ma soprattutto la pavimentazione che è saltata su più parti e crea pericolosissime situazioni.

In una delle gradinate sono sparite due travi in legno e si apre una voragine, ovviamente non segnalata, di diversi metri, dove sono già sprofondati i rifiuti dei vari bivacchi serali. Una piccola tregua, a tutto questo scempio, c’era stata nelle scorse settimane, in occasione della serata finale del 'Fantastico Festival': i giardini erano stati ripuliti, tutte le travi erano state risistemate, ma l’ordine è durato pochissimo e adesso siamo nuovamente punto e accapo. Ma perché le manutenzioni ordinarie sono così scadenti? Perché i tempi di attesa sono così lunghi? Perché non si trova un sistema per presidiare questo spazio, che è preziosissimo per la delegazione, visto che è frequentato a ogni ora del giorno anche da famiglie con i bambini? Perché ciò che sembra apparentemente semplice diventa così complicato?

Non se la passa meglio, pochi metri a fianco dei Giardini Catellani, lo spazio con i giochi per i bambini che si trova sulla passeggiata a mare: qui è saltata un’altalena e la questione è già stata segnalata dalla capogruppo della Lega Lorella Fontana a chi di competenza a Palazzo Tursi. Stessi problemi di giochi per i bambini rotti, ormai da tempo, nel parco di Villa Doria: mancano all’appello uno scivolo e un’altalena e una revisione generale di tutte le installazioni non guasterebbe. A volte, e questo si continua a ripetere per chi amministra, i consensi si guadagnano non con i grandi progetti o con le passerelle, ma con la cura, il riguardo e l’attenzione per l’infinitamente piccolo, per ciò che riguarda la vita quotidiana, perché ai cittadini interessa molto di più che funzionino le altalene e gli scivoli per i propri figli che vedere render di grandi prospettive future.

Interessa andare ai Giardini Catellani e magari non farsi male perché due travi sono saltate, c’è un buco di diversi metri da giorni e nessuno si è mai prodigato di segnalarlo. Chi viene, ad esempio, a svuotare i bidoni della spazzatura e a pulire l’area, non si sarà accorto di questo problema? E che cosa si aspetta, per lo meno, a transennare lo spazio? Su Villa Doria la consigliera del Partito Democratico Cristina Lodi osserva: “La situazione di Villa Doria è una vergogna. Il Municipio VII Ponente ha ripetutamente segnalato i problemi strutturali del parco e non è stato ascoltato. Chiederò, dopo le ennesime segnalazioni da parte dei comitati, una commissione urgente in loco con i cittadini e col Municipio. Quattro anni fa, il VII Ponente chiedeva interventi, per esempio, sui giochi per bambini, mai nessuno è stato fatto e non sono arrivate risposte”.

Secondo Lodi “l’accentramento di Bucci ha definitivamente determinato l’abbandono del Ponente e di molte zone della città, togliendo competenze e possibilità di spesa decentrate. Quante e quali sono le risorse che il Comune mette sulle ville storiche e sui parchi urbani? Questo chiedono i municipi. Non può essere tutto discrezionale, servono programmazione e trasparenza”.

E Serena Ostrogovich del Comitato Pegli Bene Comune aggiunge: “Cosa bisogna fare perché il Comune non faccia mezzo intervento alla volta? In Villa Doria sono mesi che le aree verdi e soprattutto gli unici giochi sono logori o addirittura interdetti. Sono partite mail su mail da comitati, genitori e consiglieri. Non c’è nessun rispetto verso i cittadini, specialmente verso quelli più piccoli”. L’infinitamente piccolo, non dimenticatelo mai, è fondamentale.

Alberto Bruzzone


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