#ILBELLOCISALVERÀ | 10 settembre 2021, 13:59

Una grande catena di solidarietà per l’incendio di Cisano, la comunità intorno a chi ha bisogno e agli angeli del cielo e della terra

L’incendio che ha distrutto il grandissimo patrimonio forestale del comprensorio albenganese vede la mobilitazione di un grandissimo numero di forze per lo spegnimento e la bonifica, ma anche una consistente rete di umanità che scalda il cuore

Una grande catena di solidarietà per l’incendio di Cisano, la comunità intorno a chi ha bisogno e agli angeli del cielo e della terra

L’incendio che questa settimana ha devastato ettari su ettari di  patrimonio forestale di eccezionale bellezza alle spalle di Albenga, a Cenesi e Cisano sul Neva,  non ha certo nulla di bello da essere raccontato, se non la grande, anzi grandissima catena di solidarietà umana che ha preso forma con immediatezza.

I tre fronti di fuoco avanzavano minacciando case, aziende, terreni coltivati, il canile, nello sgomento generale, nello sdegno per l’ipotesi abbastanza accreditata dell’origine dolosa. Ma per quanto questa società moderna venga spesso demonizzata e definita come fredda, distante e cinica, nei momenti del bisogno riesce sempre a stupire con azioni di aiuto che scaldano davvero il cuore e commuovono per tanta bellezza.

In questo frangente, mentre erano al lavoro vigili del fuoco, volontari e personale delle forze dell’ordine e delle pubbliche assistenze, 3 elicotteri e 3 canadair, con squadre arrivate da altre località per dare supporto,  la comunità di Cenesi e Cisano si è unita per un fronte solidale verso chi aveva bisogno e verso chi si stava adoperando per spegnere il fuoco, mettere in sicurezza persone, animali e case, per riportare la normalità, la tranquillità.

Giovani che andavano di casa in casa, soprattutto dalle persone più anziane, per prestare aiuto, persone che hanno messo a disposizione prati, case, guinzagli per mettere in sicurezza cani e gatti del canile e tanti cittadini che hanno pensato di sostenere, portando cibo e da bere, chi stava lavorando senza soste per il bene comune.

E poi tante le manifestazioni di gratitudine per chi si prodiga sempre per noi, una addirittura ad opera di un bimbo di 9 anni, che ha pensato di raccogliere alcuni indumenti e con questi ha composto la parola GRAZIE sul terrazzo di casa, in modo che potesse essere visibile dall’alto, da chi stava sorvolando i nostri cieli per spegnere l’immenso rogo. E così facendo, con la spontaneità e sincerità che sono proprie ai più piccoli, ha espresso il sentimento di ringraziamento che tutti nel territorio ingauno ora hanno nel cuore per gli angeli del cielo e della terra che con passione ci salvano e proteggono tutti i giorni.

Ecco, un incendio non ha nulla di bello da essere raccontato, ma l’umanità che emerge dalle persone è sempre una cosa di grandissima bellezza, che merita sempre di essere raccontata.
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Maria Gramaglia

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