Capita talvolta, e neppure tanto raramente, che il tentativo di rimediare a qualcosa che non funziona diventi peggio che il problema. Tutto ciò sembra capitare alla zona attigua e concernente la fermata Brin della Metropolitana a Certosa, dove incuria o altro faceva sì che cadessero calcinacci. Per tentare di evitare il peggio e che questi finissero sulla testa dei passanti o per terra, è stata posta una rete a mo’ di tetto e para sassi. A parte il risultato estetico assai discutibile, la soluzione sembra risolvere poco o nulla.
Risposta insufficiente, stigmatizza Cristina Lodi del Partito Democratico, che lo ha scritto all’assessore Matteo Campora. Lettera accompagnata da relativa documentazione fotografica, “ma questa rete - sostiene la consigliera comunale Dem - si è rivelata immediatamente non adeguata alla funzione e non risolutiva del problema”.
Anzi, rincara la dose la Lodi, rischia pure di danneggiare gli uccelli, che a Genova tra l’altro abbondano in tutte le zone della città. La rete è degradata, sottolinea ancora Cristina Lodi, e pure la zona sottostante non pare da meno. Visto tutto ciò, scatta l’interrogativo della esponente del Partito Democratico: “Chiedo per quando Amt ha programmato gli interventi di manutenzione della stessa e ha intenzione di ristabilire un dovuto decoro all’area, ovviamente in sicurezza”.
Quando cioè verrà trovata un’altra, migliore soluzione che risolva il problema, non certo tra i maggiori che affliggono Genova ma comunque che ha una certa importanza, considerando anche come la fermata Brin del metro della città, sia una delle più movimentate dell’intero capoluogo ligure. E a riprova del fitto dialogo o dibattito politico tra la Lodi e l’assessore Campora, che appare mantenersi sempre su livelli di estrema correttezza, Lodi ringrazia Campora per quella che definisce “consueta attenzione”. Probabilmente, almeno in questo caso, bon ton di entrambi non formale. In attesa che ci sia una risposta e soprattutto una soluzione alla brutta e non risolutiva rete della discordia.