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Politica | 23 settembre 2021, 09:00

Rixi e Piana sono con Salvini: "Avanti con il segretario, non sapevamo ci fosse una Lega di Giorgetti"

Non vogliono sentire parlare di una Lega di Giorgetti, né di una guerra interna al carroccio. Edoardo Rixi, deputato e segretario della Lega in Liguria e Alessandro Piana, vice presidente della Regione

Rixi e Piana sono con Salvini: "Avanti con il segretario, non sapevamo ci fosse una Lega di Giorgetti"

Non vogliono sentire parlare di una Lega di Giorgetti, né di una guerra interna al carroccio. Edoardo Rixi, deputato e segretario della Lega in Liguria e Alessandro Piana, vice presidente della Regione sono due tra i più esponenti in Liguria del partito guidato da Matteo Salvini. Al segretario giurano fiducia eterna e relegano a normale dialettica quello che per molti osservatori esterni sembra assumere sempre di più i contorni di una vera e propria faida per la leadership tra il segretario e il ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, che rappresenta la Lega di governo che accetta il green pass esteso ai lavoratori.

"In Liguria siamo tutti con Salvini, che è il segretario federale. - dice Rixi - Sono andato a cena con entrambi la stessa settimana, ognuno ha il proprio ruolo, è come dire in Liguria chi è con Rixi e chi è contro Rixi. Chi fa parte della Lega rispetta la sintesi del segretario, i partiti funzionano così".

"Mi viene da ridere, non sapevo ci fosse una lega di Giorgetti. - commenta Piana - Io sono molto territoriale, in provincia di Imperia il segretario è l'onorevole Di Muro, in Liguria è Edoardo Rixi e a livello nazionale è Matteo Salvini, non sono a conoscenza di altre leghe. Ognuno di essi, oltre che godere della mia fiducia godono di piena fiducia di tutti i sostenitori, parlare di due leghe fa comodo a qualche giornalista e alla sinistra".

Eppure a seguire gli ultimi avvenimenti sembra che ogni dichiarazione di Salvini, vedi sul green pass, venga puntualmente smentita dal voto della Lega di governo rappresentata da Giorgetti. E i malumori si sono manifestati per esempio con la fuoriuscita dal partito dell'europarlamentare no vax Francesca Donato.

"Donato è una che la politica non l'ha mai fatta e non capisce le logiche di stare dentro un movimento che rappresenta più del 20 per cento", commenta Rixi, che sul green pass aggiunge: "Non è solo Salvini a essere critico, ma noi non siamo dentro al governo per fare i tamponi, ci siamo per accompagnare il paese in un momento difficile. Personalmente sono vaccinato, ma non sono per l'obbligo, sono per i tamponi gratuiti ai lavoratori. La sinistra è contraria e questo fa capire quanto sia caduta in basso. Detto ciò non faremo cadere il governo per il green pass. Segnalo però che c'è tanta gente che il vaccino comunque non lo farà, e credo sia il caso di non lasciare tanti cittadini non tracciati, altrimenti il virus circola. Per questo sarei per fare due tamponi gratis a settimana".

Spesso la Lega è accusata di assecondare le tesi dei no vax. "Al netto dei pazzi che vanno trattati come tali, - spiega Rixi - c'è tanta gente rimasta preoccupata perché la campagna di informazione del ministero della salute ha fatto un gran casino. Dopo un anno non abbiamo più posti in terapia intensiva, non abbiamo costruito un ospedale e sono state dette cento cose diverse su Astrazeneca. Per me questa non è una buona sanità".

"Se si parla di governo teniamo presente che non è monocolore e neanche di centrodestra. - aggiunge Piana - Bisogna piuttosto tenere conto dei provvedimenti importanti che la Lega porta avanti, per esempio il mantenimento di quota 100, l'impegno a non aumentare le tasse agli italiani, se non ci fosse Salvini ci sarebbero state nuove tasse sull'imu, l'aumento dell'iva, sulle rendite catastali". 

Sul green pass: "Anche io sono vaccinato, però non si può imporre la scelta, obbligare è la forma sbagliata, anzi si va a differenziare la società, i tamponi gratuiti o a prezzo calmierato danno maggiore libertà".

Sia Rixi che Piana concordano anche sulla necessità di estendere l'obbligo di green pass ai membri del parlamento e dei consigli regionali e comunali.

"Se ce l'hanno gli operai, l'obbligo devono averlo tutti, anche in Liguria mi sembra che il presidente del consiglio regionale abbia detto in maniera chiara che la legge è uguale per tutti", commenta Rixi. "Siamo stati i primi a prendere una serie di provvedimenti all'inizio della pandemia, non vedo perché non bisogna essere tra quelli che rispettano le norme", spiega Piana.

Francesco Li Noce


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