Attualità - 24 settembre 2021, 17:30

Il paraschizzi per la cucina: cinque idee per scegliere il materiale giusto

Sono molte le opzioni che consentono d'integrare lo schienale alla cucina rendendo l’intero spazio esclusivo e personale

Il paraschizzi per la cucina: cinque idee per scegliere il materiale giusto

Negli ultimi anni, i backsplash, ossia i paraschizzi, hanno fatto un grande ritorno, con tante soluzioni di design facilmente accessibili: sono molte le opzioni che consentono d'integrare lo schienale alla cucina rendendo l’intero spazio esclusivo e personale. Gli approcci migliori per celebrare il proprio stile giocano sulla coniugazione tra materiali, colori, trame e dimensioni differenti. Al di là del fattore estetico non bisogna però dimenticare che questo rivestimento svolge prima di tutto una funzione fondamentale che supera il design. Realizzato per proteggere da qualsiasi aggressione la parete muraria, dalle fuoriuscite di cibo in cottura agli schizzi d’olio, il paraschizzi riveste le pareti da quelle aree trafficate in cui i disordini sono all’ordine del giorno.

Quali sono allora le migliori soluzioni in termini progettuali? Ecco una lista che racchiude i possibili scenari per quanto riguarda forme e sviluppi:

1 fascia da 10 cm

2 fascia da 60 cm

3 totale, a soffitto

4 smalto

5 pannello singolo

6 parete piastrellata

Come sceglierlo

Vorrei fare un passo indietro, e prima di passare agli esempi, partire da alcune valutazioni. Proprio perchè ognuno di noi segue una routine differente e vive la casa in maniera diversa, ecco cinque punti da valutare con attenzione prima di un acquisto.

Le piastrelle non sono l’unica opzione. Oggi il mercato ci offre molte finiture adatte a specifiche superfici. Dalle lastre oversize ai cementi naturali.

Fate attenzione al budget. La cucina ha uno sviluppo molto esteso, di conseguenza i rivestimenti verticali incidono molto sul costo di una cucina, soprattutto se le lastre superano i 60 cm e sono realizzate con materiali naturali.

Un layout da urlo. La cucina è la stanza più frequentata, sia in famiglia che con gli amici, perciò un design pulito ma d’effetto aiuta a rendere più intrigante questo spazio.

Il progetto attorno al backsplash. Il primo consiglio che do sempre a chi sta iniziando una ristrutturazione è quello di osservare ogni spazio da lontano, per essere sicuri che ogni elemento, attorno a un oggetto, sia funzionale, coordinato e proporzionato.

Considerate la scala. Le proporzioni sono alla base di ogni progetto d’interni (L I N K). Ogni decoro, pattern, motivo deve essere commisurato allo spazio in cui si inserisce, senza essere troppo grande oppure troppo piccolo.

1 Dieci centimetri

E’ il più economico, poiché il materiale è ridotto all’osso con la sua altezza irrisoria, e serve a limitare fuoriuscite di liquidi ma anche a sigillare il sottile vuoto che può crearsi tra il top e il muro retrostante. E per gli stili? Si addice alle case minimali, spesso orientate su tinte neutre, gradazioni cromatiche vicine sulla scala dei colori, con prevalenza di bianco, nero e legno. Per utilizzare uno zoccolo così basso non bisogna temere lo sporco, e valutare la coloritura della parete a vista con una base a smalto oppure una resinatura (L I N K) finale anche trasparente per non danneggiare la superficie durante le operazioni di pulizia.

2 Sessanta centimetri

Non pecca né di estetica né di funzionalità, e il suo gusto è del tutto moderno. Solitamente è la misura compresa tra le basi e i pensili, che va a coprire la muratura a vista, ma in caso di una cucina (L I N K) senza contenitori superiori diventa un rivestimento mezzano, che può accogliere al di sopra mobili decorativi ridotti, come nicchie, oppure rivestimenti a contrasto, ad esempio tridimensionali. Spesso consiglio ai miei clienti di inserire un ripiano alla fine del tamponamento, oppure una cornice dello stesso materiale, che oltre a creare un dettaglio d’eccezione a livello estetico, garantisce un ampio piano d’appoggio attrezzabile con uno sforzo minimo. La scelta di un materiale unico, ripreso ad esempio a pavimento, o per le ante delle basi della cucina, è una scelta d’effetto che garantisce continuità per un effetto morbido, senza stacchi tra i vari volumi. Rappresenta un gusto americano, che è sempre più accolto dal design italiano.

3 Totale, a soffitto

Immaginate una parete interamente rivestita, senza interruzioni, nè fughe nè tagli, una lastra continua che sfiora il soffitto, e poi una superficie totalmente stagna, facilmente pulibile, che diventa un punto focale, trasformandosi in un quadro. E’ la bellezza della pareti continue, vere e proprie opere d’arte, che sfoggiano venature e disegni di grandi dimensioni.

In quale materiali si possono realizzare?

1 carta da parati in fibra di vetro (L I N K)

2 marmo

3 piastrelle

Una scelta di grande impatto è senza dubbio la lavorazione del marmo a “macchia aperta” , in inglese detta open-book ovvero, a libro aperto. Consiste nel tagliare le lastre naturali di uno stesso blocco come fossero le pagine di un libro, accoppiandole una accanto all’altra. E’ una lavorazione esclusiva, e l’effetto estetico è delizioso, poiché restituisce la bellezza delle venature naturali in un gioco di specchi caleidoscopici. Ecco invece un esempio di carta da parati rivestita con vetro o resina trasparente, che definisce una specchiatura di grande effetto che rende la carta luminosa e stagna. Si addice a uno stile elegante, inglese, a cucine non troppo moderne.

4 A smalto

Lo smalto ad acqua è composto da una base di acqua e resine acriliche che favoriscono la dispersione idrica, in modo che non si creano residui stagnanti che possono rovinare la verniciatura. A contrario di quello a base solvente, non adatto per sua natura agli ambienti di preparazione dei cibi, non contiene solventi, ed è privo di componenti organici volatili, pertanto a contatto con cibi e pelle non crea alcun disturbo. Può essere opaco, che non riflette la luce, lucido, per un effetto molto luminoso e brillante, e satinato a metà tra i due, con punti luce sottili. Se state progettando di utilizzarlo per la vostra casa fate attenzione a due punti importantissimi:

Usura. E’ più idrorepellente rispetto alla pittura lavabile, ma ricordate che non è un rivestimento vero e proprio, come la ceramica, ma una film superficiale. Il raschiamento continuo di un lavaggio quotidiano potrà quindi danneggiare la finitura.

Colori. Se utilizzate la stessa tinta per tutti i muri della cucina e rifinite a smalto una singola parete, tenete in considerazione il cambio di tonalità. Anche se opaco, lo smalto riflette la luce in una maniera differente rispetto a una parete trattata con la lavabile, apparendo diverso.

5 Un pannello singolo

Scelta funzionale, che pecca però di estetica, è la sagomatura di un’area limitrofa al piano cottura. La continuità del rivestimento viene a mancare, soprattutto se la parete non è bianca, o a contrasto con il materiale di cui è composto, ma la protezione è comunque assicurata.

6 Una parete piastrellata

Dallo stile retrò, minimale, o purista, si adatta a qualunque spazio e gusto. L’unico svantaggio della piastrellatura è la pulizia delle fughe, ma si dimentica facilmente con la sua bellezza. Giocando con contrasti tra piastrelle e linee ortogonali permette molta libertà con un costo relativamente ridotto rispetto alle 'superlastre' oversize. Un progetto d’interni (L I N K ) è il primo passo per definire una casa su misura, per realizzare spazi a regola d’arte, funzionali e personalizzati.

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Giulia Grillo

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