Eventi - 30 settembre 2021, 16:22

'Dieci, cento, mille centri': conferenza sulle periferie urbane a Palazzo Ducale

Per metterle al centro del dibattito in quanto motore della crescita della città, con un focus su Sampierdarena

Il 4 ottobre avrà luogo a Genova la conferenza ‘Dieci, cento, mille centri – Conferenza nazionale sulle periferie urbane’, format ideato dalla Fondazione Bracco e precedentemente proposto a Milano e a Palermo, un appuntamento che intende confermare l’importanza del dibattito sullo sviluppo delle periferie cittadine come motore della crescita della città.

Nel corso dei lavori delle precedenti edizioni è emersa l’importanza della condivisione dei risultati dei nuovi paradigmi sperimentati nei nuclei urbani, in particolar modo quelli delle periferie cittadine, per guidare con visione e competenza quel tipo di sviluppo che vede nella città la sua particella centrale. E anche l’assoluta necessità delle collaborazioni tra pubblico e privato e tra reti di soggetti impegnati a vario titolo per l’evoluzione dei contesti urbani.

Il tema centrale di questa edizione genovese è quello della rigenerazione urbana e sarà una giornata intensa di lavori il cui obiettivo è quello di perseguire, con concretezza e tenendo sempre a mente l’impatto profondo che la pandemia da Covid ha avuto su ogni aspetto della nostra vita, la riflessione sulle realtà urbane intese come organismi complessi e caratterizzate da crescenti opportunità e rischi, ma sempre e comunque come luoghi in cui convergono grandi energie e fragilità.

“Come mai prima, oggi è indispensabile pensare all’urbanistica e agli interventi di medio e lungo periodo – dice l’assessora Simonetta Cenci – senza slegarla dal contesto in cui questi si andranno a inserire. Il contesto va analizzato da tutti i punti di vista: culturale, sociale, economico e anche psicologico. L’ultimo anno e mezzo è stato paradigmatico del senso di isolamento nell’isolamento che alcune periferie hanno lamentato, sentendosi ulteriormente marginalizzate. La sfida del futuro è proprio quella di ripensare a queste periferie per far sì che non solo si possano sentire centro, ma che lo siano a tutti gli effetti. Dobbiamo quindi pensare a un’urbanistica che miri al benessere – sociale, psicologico, economico e culturale – di chi le periferie le abita e credo che Genova, in questo, sia già un esempio da seguire”.

“Dobbiamo essere tutti consapevoli – afferma Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco – che se non si interviene nel tessuto urbano delle nostre periferie i problemi degenerano in modo drammatico, come testimonia la storia di tante metropoli europee; forti di questa consapevolezza e del nostro impegno concreto ci siamo fatti promotori di questa conferenza. Oggi c’è bisogno di una pluralità di attori che agiscano in rete, esiste un costo del non fare nel sociale; agendo in modo preventivo ed inclusivo si garantiscono accoglienza ed opportunità ma anche un ritorno umano ed economico”.

La terza edizione della “Conferenza nazionale sulle periferie urbane” di lunedì 4 ottobre si terrà a Genova a Palazzo Ducale e in altre tre location – il Museo Biblioteca dell’Attore, la sede dell’Ordine degli architetti e la sala dei Chierici alla biblioteca Berio e si svilupperà in quattro momenti.

Comunicato stampa