Economia - 02 ottobre 2021, 10:41

Blue Economy, per lo sviluppo della Sicilia di domani

A bordo di Nave Scuola Amerigo Vespucci si è parlato di blue economy e del suo ruolo per lo sviluppo della Sicilia

Blue Economy, per lo sviluppo della Sicilia di domani

Location d’eccezione per l’importante incontro che si è svolto nell'ambito delle iniziative organizzate per il Seafuture di La Spezia. L’evento, con diretta televisiva, ha visto come set la Nave Scuola Amerigo Vespucci, l'Unità più anziana in servizio nella Marina Militare, oggi adibita ad attività addestrativa degli allievi dell'Accademia Navale.

All'evento promosso da Camera di Commercio di Messina e Unioncamere Sicilia, con il patrocinio di Unioncamere nazionale, si è parlato di blue economy e di quale ruolo può avere per lo sviluppo della Sicilia di domani.

Tanti gli ospiti, alcuni in presenza a bordo del Vespucci ed altri in collegamento da remoto o con propri contributi registrati, che hanno dato vita, dietro la regia del moderatore, il giornalista Massimo Maria Amorosini direttore di EconomiaNews e Ok Italia Parliamone, ad un intenso e interessante confronto che ha tra l'altro fatto emergere la comune volontà del sistema camerale messinese e siciliano e della Regione Siciliana di dar vita a partire dal 2022 ad un appuntamento annuale a Messina che diventi un vero e proprio evento di eccellenza per parlare e promuovere l'economia del mare a 360 gradi.

 

Hanno preso parte ai lavori Ivo BLANDINA, Presidente Camera di Commercio Messina e Vice Presidente Unioncamere Sicilia, Francesco DI SARCINA, Segretario Generale dell’Autorità di sistema portuale del mar Ligure Orientale, Giovanni Lorenzo Forcieri, Presidente Distretto Ligure Tecnologie Marine, uno dei tre soci di Italian Blue Growth, società organizzatrice di Seafuture, Paola SABELLA, Segretario Generale Camera di Commercio Messina, Gaetano ARMAO, Vice Presidente e Assessore all’Economia della Regione Siciliana, Enrico Lupi, Presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria, Giuseppe TRIPOLI, Segretario Generale Unioncamere, Giorgio PALMUCCI, Presidente Agenzia Enit, Giuseppe PACE, Presidente Unioncamere Sicilia.

Il presidente di UNIONCAMERE nazionale Andrea Prete, nel concedere il patrocinio di Unioncamere all’evento, ha comunicato che “il sistema camerale e lUnioncamere sono da tempo interessati ai temi della blue economy e del turismo nautico per i quali la Sicilia costituisce un importante centro di riferimento.

Ha partecipato per un gradito saluto anche il comandante di Nave Vespucci, il capitano di Vascello Massimiliano Siragusa che ha assunto il comando da pochi giorni.

In Italia gli ultimi dati della ricerca del Centro Studi Tagliacarne, presentata a Genova pochi giorni fa, il 20 settembre durante il salone della nautica, ci dicono che prima della pandemia il valore aggiunto diretto del complesso dei settori che compongono la blue economy era di 47,5 Miliardi di euro. Ma nel suo insieme l’economia del mare in Italia produce ricchezza per oltre 130 miliardi perché per ogni euro prodotto dalla blue economy ne vengono attivati altri 1,9 nel resto dell’economia. Da un punto di vista occupazionale la filiera dell’economia del Mare dà lavoro a quasi 900 mila persone e conta più di 208 mila imprese a livello nazionale. La blue economy ha un ruolo centrale nello sviluppo economico del Paese: il suo valore diretto è superiore di una volta e mezzo quello dell’agricoltura.

Evento svolto a La Spezia ma con un focus sulla Sicilia perchè questa filiera è particolarmente presente nel Mezzogiorno, Mezzogiorno che incide per circa un terzo del valore nazionale delleconomia blu. In termini relativi poi la blue economy meridionale pesa per l11,2% sulleconomia del Mezzogiorno, contro l’8,6% del valore medio nazionale.

Il Presidente Pace ha inviato un messaggio che è stato letto durante i lavori: "Unioncamere Sicilia e la Camera di Commercio Messina hanno da tempo avviato un percorso di valorizzazione delleconomia del mare della regione, un asset che è considerato centrale anche dalla Regione Siciliana che l’ha inserita tra i temi prioritari del DPF Regionale. La Blue Economy può e deve diventare una delle leve trainanti delleconomia siciliana per poter competere sui mercati internazionali, partendo dal fondamentale ruolo indispensabile della ricerca e dell’innovazione. In questo contesto la ricerca sulla Blue Economy presentata dal Centro Studi Tagliacarne dimostra che l’economia del mare può fungere da volano per lo sviluppo economico siciliano e la nostra regione può a pieno titolo competere in questo settore sui più importanti mercati internazionali.”

La Sicilia in termini assoluti è la terza regione per consistenza di valore aggiunto dato dalla blue economy, dopo Lazio e Liguria, con un valore di 4,3 Miliardi di euro e una incidenza sul totale dei beni e servizi prodotti in regione del 5,4%, che sale quasi all’8% per quanto riguarda invece gli occupati nel settore sul totale degli occupati.

L'Assessore Armao ha parlato di quale attenzione e sensibilità ha la sua regione per questo settore e di come si stanno adoperando per far si che sia facilitato e diventi traino per lintera economia siciliana.

Una posizione di rilievo già a livello regionale, ma che si qualifica ulteriormente a livello provinciale: Palermo, Messina e Catania sono le province che fanno segnare la maggiore consistenza economica, rispettivamente in termini di valore aggiunto complessivo della filiera.

Blandina è intervenuto rappresentando quanto incide la blue economy sulleconomia locale in Sicilia e più in particolare nel territorio messinese.

La composizione dell’economia del mare in Sicilia, come del resto nel Mezzogiorno, è molto sbilanciata sulla filiera turistica. Palmucci ha parlato di quale rilancio del turismo che viene dal mare e per il mare si può ipotizzare per la ripresa dopo le criticità del comparto legate alla emergenza covid.

Il mare assorbe più di un terzo dell’interscambio italiano e i porti del Mezzogiorno incidono su quasi la metà del traffico nazionale. Ricordiamo però che siamo ancora in presenza di un sistema portuale ad alto livello di emissioni inquinanti e l’Italia è indietro sull’attuazione della Strategia per l’ambiente marino.

Di Sarcina è intervenuto su quanto lo sviluppo di un sistema portuale che sia anche attento all'ambiente può contribuire a raggiungere risultati sempre più importanti.

La Liguria è al primo posto nella graduatoria regionale per incidenza del valore aggiunto prodotto dal "Sistema maresul totale dell'economia (11,9%). Seguono a distanza la Sardegna con il 5,6% e la Sicilia con il 5,4%.

Lupi ha parlato della esperienza ligure sulla blue economy ipotizzando, più che su suggerimenti per la Sicilia, possibilità di creare sinergie tra le due regioni in questo campo.

L'evento si è svolto durante la settima edizione di Seafuture, un incontro internazionale per tutti coloro che operano nel campo della difesa e allo stesso temp l’hub del Mare Mediterraneo per la Blue economy.

Forcieri ha evidenziato quanto potrebbe essere importante replicare parte di questo format in una regione interamente bagnata dal mare e con forte vocazione marinara come la Sicilia.

Il Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza prevede investimenti per il mare e le sue risorseArmao ha rimarcato quanto il futuro della Blue Economy italiana passa dal PNRR.

Per Blandina un settore che andrebbe decisamente potenziato potrebbe essere quello della cantieristica e della nautica.

Per Sabella il senso di una probabile collaborazione con la Fiera di La Spezia potrebbe andare proprio nella direzione di potenziare, almeno dal punto di vista promozionale, un orientamento della blue economy nell’ambito della cantieristica e della nautica da diporto con ricadute per leconomia dellintera regione siciliana.

Si è parlato anche dell’importanza di prevedere riqualificazione e valorizzazione del waterfront delle aree portuali e della costa.

L'Assessore Armao ribadisce pieno appoggio della Regione Siciliana al Presidente Blandina e alla Camera di Commercio di Messina per la realizzazione di un evento a 360 gradi sui temi della nautica e della blue economy che si realizzerà a Messina nel 2022 per diventare un appuntamento fisso annuale.

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