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Attualità | 04 ottobre 2021, 14:58

Sicurezza online: la polizia postale incontra oltre 50.000 bambini delle scuole elementari di cento capoluoghi

In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti che si celebra domani 5 ottobre

Sicurezza online: la polizia postale incontra oltre 50.000 bambini delle scuole elementari di cento capoluoghi

La polizia postale, in occasione della Giornata mondiale degli insegnanti che si celebra il 5 ottobre ed in concomitanza della Festa dei nonni, ha organizzato workshop sul tema della sicurezza online rivolti ai bambini che frequentano le scuole elementari: gli agenti incontreranno oltre 50.000 bambini ai quali verrà regalato il libro 'Interland: avventure digitali - in viaggio col nonno alla scoperta del web”.

Il volume, dedicato ai bambini e alle famiglie per aiutarli ad affrontare insieme i temi della sicurezza del web, edito da Gribaudo, è stato realizzato dalla polizia postale in collaborazione con Google e sarà distribuito gratuitamente anche dalla casa editrice Feltrinelli. Al centro del dibattito con gli specialisti della polizia postale, il dialogo intergenerazionale sui temi del digitale e l'aiuto reciproco tra nonni e nativi digitali per sviluppare le competenze fondamentali per vivere online e in rete con consapevolezza.

I protagonisti del libro sono nonno Agenore e i suoi due nipotini, Davide e Matilde, che, in occasione del compleanno del nonno, compiono un viaggio attraverso i 'quattro regni di interland' alla ricerca di un regalo nascosto; nel corso del viaggio i protagonisti dovranno affrontare alcune sfide - haters, phishing, incidenti legati alla privacy online ed altre problematiche che tutti noi affrontiamo ogni giorno sul web – accompagnate da insegnamenti e consigli.

L’obiettivo delle attività è insegnare ai bambini, sempre più precoci nell’utilizzo dei device, che nel periodo dell’emergenza Covid sono stati sempre più esposti in solitudine sulla rete Internet e vittime di reati, a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy, altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri.

La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione è assolutamente determinante. Un impegno avvalorato anche dai dati sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online; l’avvento della pandemia ha infatti bruciato le tappe di una progressione della diffusione dell’uso delle nuove tecnologie in fasce di età sempre più precoci: per riempire i lunghissimi pomeriggi chiusi in casa, per compensare la mancanza di contatti con i coetanei e i familiari, sono numerosissimi i bambini che hanno acquisito, in pochi mesi, una dimestichezza maggiore all’uso di tablet e smartphone, in un’età in cui, in passato, la biciletta e la palla erano le principali fonti di attrazione.

I bambini più piccoli che approcciano la rete sono attratti dai giochi online, si muovono sui social network, ma rivelano la loro forte fragilità per inesperienza, per immaturità cognitiva ed emotiva, e per una profonda suggestionabilità che li espone, inevitabilmente, al rischio di essere vittime di cyberbullismo e di adescamento online. Emerge che molti dei genitori si sono detti preoccupati della sicurezza online dei propri figli e due su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli.

Le misure più utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all’accesso ad alcuni siti web e alle informazioni personali pubblicate sui propri social network, insieme a quelle che i figli possono condividere con le rispettive cerchie di amici online. Inoltre molti dei genitori hanno dichiarato episodi di cybercrime subiti dai figli, in particolare download di malware, ricezione di email di phishing, episodi di smishing (SMS) e violazioni dei profili social. In questo contesto le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano il timore che i propri figli possano fornire troppe informazioni personali a sconosciuti, la paura che possano essere indotti ad incontrare malintenzionati o che subiscano atti di bullismo oppure molestie.

Iniziative come la giornata mondiale dedicata agli insegnanti, ormai celebrata in tutto il mondo, sono di grande importanza perché aiutano a diffondere la cultura della sicurezza in rete anche tra i più giovani. “Cari bambini, in rete ci sono innumerevoli opportunità, ma non dimenticate mai di spegnere i telefonini e accendere la fantasia” è il messaggio che lancia Lucia Muscari, dirigente della polizia postale e delle comunicazioni per la Liguria, agli alunni degli Istituti comprensivi di Quezzi (Genova), Diano Marina (Imperia), ISA 4 (La Spezia), e delle Albisole (Savona).

Comunicato stampa

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