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Municipio Centro Ovest | 11 ottobre 2021, 11:10

Il Campasso abbandonato tra smarino, inquinamento, sporcizia e incuria (FOTO)

La grande e meritoria lotta dell’Associazione ‘Noi Cittadini del Campasso’ per ridare dignità a un quartiere di gente perbene che merita attenzione e qualità di vita all’altezza della sua storia

Il Campasso abbandonato tra smarino, inquinamento, sporcizia e incuria (FOTO)

Non è una catena montuosa sorta all’improvviso in quel del Campasso, ma vari cumuli di smarino, cresciuti a vista d’occhio fino a raggiungere, in qualche caso, i primi due piani dei palazzi. Detriti cioè, nei pressi di via Walter Fillak e dove è stato demolito il mercato ovo avicolo. Stabili se non piove, perché altrimenti, come accaduto con le forti precipitazioni di giorni fa, sono trascinati in strada, si spargono ovunque. Situazione che fa sobbalzare ed esaspera la gente del posto, che si è riunita da qualche tempo nell’Associazione Noi Cittadini del Campasso per combattere degrado, incuria e soprattutto abbandono a se stesso di un quartiere storico e persino nobile del Ponente di Genova.

Raggruppamento di persone che ha fatto sentire la sua protesta in ogni maniera, ottenendo però in risposta un totale silenzio e nessun gesto concreto. Fatto serio e persino grave, soprattutto per quanto concerne il mercato. Dietro a tale struttura, oggetto di riqualificazione prossima ventura, c’è infatti un asilo con tanti bambini che respirano l’aria non certo profumata o di alta montagna che arriva da quelle colline innaturali di detriti.

“Abbiamo chiesto di installare in zona delle centraline per polveri sottili - raccontano allarmati genitori di bimbi e bimbe in tenerissima età - ma non ci hanno neppure risposto; nessuno ci ha risposto niente. Eppure capita spesso di trovare sulle auto del pulviscolo bianco, che respiriamo. Occorre la mascherina allora”.

Ed informano che al proposito ci sono due esposti di Assoutenti che tuttavia non hanno sortito nulla per la zona pesantemente, dolorosamente e drammaticamente colpita dal crollo del Morandi. Silenzi desolanti che replicano quelli al tempo dei cantieri per il ponte, che facevano rumore ovviamente derivato dai grandi lavori in corso. Ed è ancora dall’Associazione Noi Cittadini del Campasso che arriva la doglianza di nessuna replica alla richiesta, all’epoca alla Asl, di controllo dei rumori.

“Ci hanno detto che avrebbero dovuto provvedere da Autostrade - raccontano i cittadini - ma era come dire che a fare i controllori sarebbero stati gli stessi controllati”. Storiche difficoltà dunque per la gente del Campasso e prospettive future non all’altezza del valore dei residenti. Nel parco del Campasso si formeranno infatti i convogli dei treni diretti al Nord e quella che molti definiscono la Santa Barbara, in quanto ci saranno vigili del fuoco, quanto occorre per eventuali incidenti chimici; 42 treni al giorno, due ogni ora, per ogni giorno dell’anno con tanto rumore. Come ha evidenziato proprio un macchinista durante una delle tante riunioni pubbliche sul tema: i treni merci, aveva detto il ferroviere, hanno sistemi frenanti diversi da quelli passeggeri e con maggiore rumorosità.

Del resto appare sufficiente girare per il quartiere per rendersi conto dell’incuria e dell’abbandono in cui ci si trova. Dai grandi problemi a quelli che sono catalogati come minori ma sono altrettanto fastidiosi per la vivibilità della zona. A partire dai rifiuti ingombranti che arrivano da varie zone e vengono gettati accanto ai bidoni dell’Amiu, che i cittadini sono costretti a chiamare ogni volta affinché asporti quella spazzatura di dimensioni notevoli e che, oltre a generare sporcizia, rende impraticabili i marciapiedi, a loro volta spesso dissestati. Abbiamo visto mamme con passeggini confrontarsi con percorsi da Parigi-Dakar e disabili impediti di andare dove avrebbero voluto. E, sostiene la gente, la zona pare ai confini dell’impero perché nessuno se ne occupa. E proprio per far sentire la voce della zona è nata l’Associazione Noi cittadini del Campasso, impegnata con passione per il quartiere e voce precisa, onesta, alta e forte da ascoltare. Un monito per chi ha responsabilità di governo.

Dino Frambati

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