Municipio Ponente - 14 ottobre 2021, 15:30

Pegli: ancora degrado ai Giardini Catellani e Avvenente chiede i cancelli

Interrogazione con richiesta di risposta scritta dal capogruppo di Italia Viva a Palazzo Tursi: “La zona è ormai in mano ai vandali che sfasciano tutto, si valuti la possibilità di mettere in opera strutture che possano regolamentare gli accessi”

Settimane fa, e pure mesi fa, e pure anni fa, sulle pagine de ‘La Voce di Genova’ segnalavamo la situazione di profondo degrado dei Giardini Giacomo Catellani di Pegli, quelli che si trovano all’inizio della passeggiata a mare sul lato di Levante, sopra all’impianto di depurazione. Profondo degrado perché, specie alla sera, diventano punto di ritrovo di persone che non sono troppo attente né al decoro né alla pulizia, e che non sono state abituate, né educate, a lasciare come hanno trovato.

Ma non solo: lasciano a desiderare il verde pubblico, le vegetazioni, la pavimentazione che spesso rimane disconnessa e senza alcune travi, il che crea pericolosi buchi dove si rischia di cadere; lascia a desiderare l’impianto di irrigazione; lascia a desiderare la mancanza di un sistema di videosorveglianza.

Sono tutte problematiche che ai pegliesi stanno a cuore, anche perché la situazione dei giardini pubblici e del lungomare nel suo complesso non sono affatto rosee. Così l’ex presidente del Municipio VII Ponente, Mauro Avvenente, oggi nel ruolo di consigliere comunale di Italia Viva, ha preso carta e penna e inviato l’ennesima interrogazione con richiesta di risposta scritta al Comune di Genova, come già aveva fatto nelle scorse settimane la capogruppo della Lega in Sala Rossa, Lorella Fontana.

Avvenente constata che nei giorni scorsi “nei Giardini Catellani sono apparse chiazze di vernice bianca che hanno coperto in modo disordinato, caotico e francamente incomprensibile alcuni muri e scalinate”. E ricorda che “i Giardini Catellani sono ormai divenuti nottetempo terra di nessuno, con bande di vandali dediti alla ‘degustazione’ di birre e superalcolici che sfasciano tutto, e i manufatti ivi presenti sono ormai in un evidente stato di degrado e di abbandono”.

Inoltre, “molte famiglie, genitori ed anziani che accompagnano i loro bimbi durante le ore diurne presso questi giardini hanno, del tutto giustamente e legittimamente, segnalato situazioni di pericolo potenziale costituite dalle tavole divelte e spaccate degli impalcati delle sedute, delle gradinate e del palco. Non è certamente più possibile, e men che meno accettabile, che uno sparuto gruppo di sbandati senza il minimo senso civico possa tranquillamente ed impunemente continuare a fare scempio di manufatti e opere pubbliche realizzate con l’utilizzo di molto denaro della comunità genovese”.

Per tutti questi motivi, Avvenente chiede alla civica amministrazione di conoscere “gli interventi di ripristino e manutenzione diffusa dei Giardini Catellani e anche di sapere se, alla luce dei reiterati atti vandalici, l’amministrazione comunale non ritenga di prendere in considerazione la possibilità di mettere in opera strutture che possano regolamentare gli accessi, manufatti o cancellate che possano essere chiuse durante le ore notturne, al fine di scongiurare il ripetersi di azioni vandaliche così invise alla popolazione locale”.

Ora, il tema delle cancellate è delicato, e rischia di creare divisioni. Ma è pur vero che qualche provvedimento va preso, perché uno spazio frequentato da bambini e famiglie non si trasformi nell’ennesima terra di nessuno.

Alberto Bruzzone