Politica - 22 ottobre 2021, 08:00

Fumata nera all'incontro tra il sindaco e gli attivisti del Terra di Nessuno: "Vuole ricollocarci nel suo personale monopoli della città"

"Uno spazio sociale nasce per essere disallineato al sistema, nasce per mettere in discussione le regole, nasce per fare rumore", scrivono su Facebook gli attivisti

Non è andato bene l'incontro tra il sindaco di Genova Marco Bucci e alcuni attivisti del Terra di Nessuno, il centro sociale sgomberato lo scorso 8 ottobrehttps://www.lavocedigenova.it/2021/10/08/leggi-notizia/argomenti/cronaca-5/articolo/in-corso-loperazione-delle-forze-dellordine-per-lo-sgombero-del-centro-sociale-terra-di-nessuno.html. Bucci li ha incontrati per discutere sull'ipotesi di una nuova sede, ma, scrivono gli attivisti: "Lunedì in Comune si è tenuto l’incontro tra alcun* attivist* del centro sociale ed il sindaco, dopo la richiesta di un’apertura al dialogo da parte della rete associativa di quartiere. Dialogo sì, ma in due lingue differenti.


La richiesta come Terra Di Nessuno era riavere i nostri spazi di v
ia Bianco, immediatamente negati senza margine di discussione, per la lampante esigenza del sindaco di rispondere a degli equilibri politici ed elettorali. Appare evidente come il sindaco non abbia idea dell’interlocutore che si trova di fronte, lasciando candidamente trasparire l’atteggiamento da Sindaco-manager che prova a ricollocare il Terra Di Nessuno nel suo personale monopoli della città di Genova, magari in qualche periferia o nelle alture, dove i nostri concerti non creino lamentele, dove il nostro rumore non si possa sentire.


Amareggiati ma non sorpresi, ci sentiamo dire più volte che per esistere dobbiamo allinearci e uniformarci agli altri, dobbiamo sottostare alle regole. Sta forse qua il nocciolo della questione: uno spazio sociale nasce per essere disallineato al sistema, nasce per mettere in discussione le regole, nasce per fare rumore.
Ed è questo il motivo per cui siamo incompatibili.


Ci troviamo nella posizione assurda di ricordargli che gli spazi sociali non sono un’organizzazione eventi, ma sono luoghi di possibilità per tutta quella parte di cittadinanza che non viene considerata; un’alternativa per dare voce a tutt* coloro che non rientrano nei canoni della loro #genovameravigliosa.


Il Terra di Nessuno, in quanto spazio sociale nato occupato e autogestito, non può accettare di rientrare in questa logica e rifiuta il compromesso il cui risultato sarebbe solo una copia sbiadita di quello che il centro sociale ha rappresentato per la città.


Che questa esperienza sia il seme dal quale fare rinascere nuovi progetti e nuove sacche di resistenza e libero pensiero. Ci rivedremo nelle strade, dove siamo sempre stati
".

Redazione


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