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Municipio Centro Ovest | 24 ottobre 2021, 09:10

Il Pd: "Polveri, rumori, territorio fragile. Il sindaco spieghi il cantiere di San Benigno"

Gli esponenti Democratici di Sampierdarena chiedono a Bucci che chiarisca gli aspetti del cantiere per la realizzazione di un polo della grande distribuzione, dopo aver effettuato un sopralluogo in zona

Il Pd: "Polveri, rumori, territorio fragile. Il sindaco spieghi il cantiere di San Benigno"

Pd all’attacco di Palazzo Tursi sul cantiere in zona San Benigno, che sembra dare qualche disagio ai residenti e qualche preoccupazione ai dem della zona. Dopo un sopralluogo effettuato sul posto, i consiglieri Pd del Centro Ovest hanno infatti deciso di rivolgere un’interpellanza al sindaco chiedendo lumi sulla situazione attuale del cantiere ma pure sui suoi sviluppi futuri.

In primo luogo, indica la pattuglia Pd in via Sampierdarena composta da Amedeo Lucia, Sergio Ghirardi, Domenico Morabito, Fabrizio Maranini, Stefania Mazzucchelli e Piergiorgio Abrile, sottolinea di aver notato la mancanza di cannoni nebulizzatori per il contenimento delle polveri, che invece, osservano, hanno visto “in gran numero al cantiere del Water Front di Levante in zona Foce”.

“Notata ed immortalata in foto una gru semovente mentre attraversava via Albertazzi tra i due varchi aperti su strada pubblica, tra il cantiere dei futuri parcheggi e quello dell’area di vendita del futuro grande centro commerciale in zona San Benigno”, osserva l’interpellanza, che indica anche eccessiva rumorosità: “Rumore assordante che rendeva difficile persino ascoltare i residenti della zona presso le Torri Faro e l’area dietro alla caserma dei Vigili del fuoco”.

Polveri, rumori ma anche fretta secondo il Pd, i cui esponenti spiegano di aver constatato “la presenza di macchinari escavatori e spaccapietre di notevoli dimensioni che, da subito, fanno intendere la volontà di velocizzare i lavori di escavazione e preparazione delle fondamenta parcheggio e dell'area di vendita”.

Fretta eccessiva? Chiedono. L’interpellanza prosegue con un’analisi del territorio e del materiale che lo compone: “Nella zona adiacente passa la Galleria ‘Molo Nuovo’, così chiamata dall’anno di costruzione 1870, anch’essa sotto il Colle di San Benigno. La collina, o meglio quello che ne rimane, è il punto di incontro-separazione di due qualità di roccia molto diverse, delle quali una si estende a tutto il Levante della collina, mentre l’altra prosegue verso il Ponente pressoché sino al torrente Polcevera”.

A Levante con terreno di calcare alberese compatto e consistente, stabile anche se perforato con cisterne, cunicoli, gallerie ed altro, “risalente all’eocene superiore. Sono invece dell’eocene medio le imponenti scisti argillose e bituminose nerastre a strati inclinati per l’enorme pressione orogenetica e quindi instabili”. Situazione geologica per cui i rappresentanti del Pd chiedono spiegazioni al primo cittadino di Genova di chiarire se tali situazioni sono presenti al cantiere e di chiarire “fasi attuali, pregresse e future relative al cantiere” dove verranno insediati il centro commerciale e il parcheggio e che insiste nella zona San Benigno tra via Di Francia e caserma dei Vigili del Fuoco.

“In particolare - spiega l’interpellanza - si chiedono maggiori informazioni sulle interferenze e problematiche che lo stesso cantiere porta oggi e che potrebbe determinare in futuro per l’area pubblica circostante”.

La richiesta si spinge inoltre a voler essere informati “sulle ricadute sul territorio relativamente agli oneri di urbanizzazione conseguenti e connessi ai permessi per l’opera stessa”.

Dino Frambati


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