‘uBroker’, primaria multiutility company italiana leader nell’azzeramento delle bollette di luce e gas (fornisce giornalmente oltre 150mila clienti in tutta Italia e impiega stabilmente più di 1.000 risorse umane fra dipendenti diretti, professionisti e rete vendita), plaude all’abolizione del cosiddetto ‘Canone Unico Patrimoniale’: “Una tassa obbligatoria per l’impiego delle reti di distribuzione che ogni rivenditore di energia avrebbe dovuto versare a ciascun comune in cui risiede un proprio cliente. Un onere pesantissimo, il cui mantenimento avrebbe rischiato di compromettere pesantemente il futuro di almeno un centinaio di PMI nel settore energia che ogni giorno distribuiscono forniture domestiche e per piccoli usi professionali, per un totale di oltre 10mila posti di lavoro potenzialmente a rischio”. Lo rende noto Cristiano Bilucaglia, Founder, Ceo e Chairman di ‘uBroker’, realtà che guida insieme al socio Fabio Spallanzani, impresa torinese associata ad A.R.T.E., Associazione Reseller e Trader Energia, ente di categoria che ha contribuito al conseguimento dell’importantissimo risultato che preserva in primis occupazione e risparmio per i consumatori.
Il Portavoce, Diego Pellegrino, si unisce alle parole di Cristiano Bilucaglia sottolineando a propria volta come “Il maggior onere per gli operatori avrebbe portato inoltre ad un ulteriore rincaro delle bollette, in un momento storico già denso di difficoltà, e dove il Governo si sta mobilitando per una loro riduzione. A.R.T.E si è da subito attivata per far fronte a questa problematica ed ha coinvolto sia il governo che le autorità dì settore Arera ed Antitrust. Grazie quindi all’emendamento (5.92) al DL Fiscale dove è stato precisato che il pagamento del Canone unico patrimoniale debba continuare a gravare esclusivamente sul titolare della rete di distribuzione, utilizzatore materiale dell’infrastruttura, e non anche sulle società di vendita che non occupano alcuno spazio neppure in via mediata, né fanno materiale utilizzo delle infrastrutture, tutto questo è stato risolto”.
“Grazie quindi a tutto il Parlamento per questo importante risultato raggiunto”, chiosano all’unisono Cristiano Bilucaglia e Diego Pellegrino, auspicando entrambi tempi migliori per il 2022 in arrivo.