Come spesso avviene, in Italia occorre una tragedia, per riportare le persone sui problemi reali, che sono indubbiamente enormi. Qualche giorno fa, a Torino, il crollo di due gru all’interno di un cantiere ha causato la morte di tre operai. E si parla di gru che erano attive e regolarmente movimentate. Ma ve ne sono di altrettanto pericolose in quei cantieri abbandonati che purtroppo non mancano. E come non pensare, tra i primi, al cantiere di via Pavia a Pegli, ovvero al cantiere abbandonato dei box sotto al cinema Eden?
È una situazione di stallo che dura ormai da anni, senza nessuna novità, senza alcuna prospettiva, senza alcuna speranza di uscirne a breve, nonostante l’indignazione cittadina, nonostante le pressioni politiche, nonostante le continue e incessanti richieste. Proprio una gru, in via Pavia, si trova nel bel mezzo delle case: non viene movimentata da anni, chissà in che condizioni è, chissà se è abbastanza stabile, chissà se pure questa non rischia il crollo, con tutto quello che ne potrebbe conseguire.
E allora, sarebbe il caso che, anche alla luce di quanto accaduto altrove, chi di dovere potesse intervenire. Se non è possibile sanare la situazione dal punto di vista economico, almeno sarebbe opportuno chiudere la partita dal punto di vista della sicurezza, mettendo fine a questo orrendo cratere che da troppi anni fa compagnia ai residenti.
Sul tema è intervenuto, proprio questa mattina e per l’ennesima volta, il consigliere comunale Mauro Avvenente, capogruppo di Italia Viva a Palazzo Tursi. Avvenente ha protocollato un’interrogazione a risposta scritta, indirizzata agli assessori competenti in materia: “Preso atto con profondissimo dolore, sgomento e rabbia dell’inopinata morte, ennesima morte sul lavoro, di tre giovani addetti a una gru nella città di Torino, e constatato che nel terzo millennio è inammissibile dover morire sul lavoro e, purtroppo, ogni anno si debbono contare eccessive quantità di decessi per cause di lavoro, chiedo all’amministrazione comunale se s’intende procedere attraverso specifica ingiunzione ai soggetti responsabili del cantiere, al fine di provvedere all’immediata rimozione della gru abbandonata nel cantiere ex Cinema Eden in Genova Pegli, prima che possa creare seri problemi agli edifici circostanti e ai residenti”.
Avvenente ricorda che “anche quest’anno le morti per cause di lavoro superano abbondantemente il migliaio di unità”, e che “in città ci sono gru abbandonate in cantieri inoperosi da ormai alcuni anni, quale la gru del cantiere dell’ex Cinema Eden in Genova Pegli, che versa ormai in stato di totale abbandono”.
Sulla vertenza complessiva di questo cantiere, l’ultimo aggiornamento risale allo scorso giugno, quando il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Valeriano Vacalebre, presentò un’interrogazione a risposta immediata alla Giunta Bucci. A rispondere alla sua interrogazione fu l’assessore comunale agli Affari Legali, Lorenza Rosso, che relativamente alla delegazione di Pegli si sta occupando anche della delicata questione dei parcheggi della Piana Pallavicini, contesi tra pubblico e privato.
Quanto all’area dell’ex Eden, l’assessore Lorenza Rosso ricordò che “in effetti il cantiere, come noto a tutti, è abbandonato da oltre un anno a causa della crisi economica che ha colpito la società che doveva costruire i box e, soprattutto, la parte sopra a vantaggio di tutti cittadini”.
Quindi, la rappresentante della Giunta Bucci fece un po’ di cronistoria: “Il permesso a costruire risulta scaduto il 28 maggio e prima di questa data era pervenuta una comunicazione di richiesta di proroga di questa concessione, che il Comune ha respinto, proprio sul presupposto che il cantiere non è più attivo da parecchio tempo. Nel frattempo, non sono andati a buon fine tutti i tentativi intrapresi dal Comune per giungere a una soluzione concordata tra la società finanziaria che è subentrata a Carige nei crediti e nei debiti della società costruttrice e il Comune stesso, per l’esecuzione delle opere di minimo riordino del cantiere”.
Secondo Lorenza Rosso, “in conseguenza di ciò, lo scorso 9 aprile è stata avviata la procedura di escussione della fideiussione da parte di Comune di Genova, portata a suo tempo a garanzia della realizzazione delle opere di interesse generale. Rispetto, però, all’ammontare complessivo, la richiesta è stata di un’escussione parziale, finalizzata al riordino della sistemazione della superficie dell’area sopra i box, in modo da eliminare le criticità che questo cantiere abbandonato sta creando alla popolazione. L’assicurazione di questa fideiussione parziale a oggi non ha pagato, ritenendo che non sussistano i presupposti per quest’escussione, mentre il Comune ritiene che debba andare a buon fine e, a quel punto, potremmo utilizzare la somma per il riordino dell’area di cantiere”.
La situazione, quindi, è ancora parecchio intricata. Inoltre, come ricordato dall’assessore, “c’è il problema di una gru posizionata nel cantiere: la società aveva affittato questa gru e non ha mai pagato il canone di locazione, quindi i titolari della società proprietaria della gru hanno intentato una causa, che è in corso, per ottenere dal giudice l’ordine a demolire e togliere la gru. Non appena ci sarà l’ordine del giudice, si procederà allo smontaggio della gru, che effettivamente può creare un pericolo”. Signor giudice, batta un colpo, please.