Eventi - 30 dicembre 2021, 19:45

Voltri, doppio evento a Villa Duchessa di Galliera per le festività

Domenica 2 gennaio, alle 14,30, visita trekking nel parco, alla scoperta dell’itinerario dedicato alla ‘Divina Commedia’ di Dante e del Presepe della Duchessa. Il 7, l’8 e il 9 gennaio, ecco l’apertura straordinaria della Sala delle Conchiglie

Doppio evento, nei prossimi giorni, presso la Villa Duchessa di Galliera di Voltri, per continuare a promuovere, valorizzare e far conoscere questo splendido gioiello del Ponente genovese. Domenica 2 gennaio, alle 14,30, è prevista una visita-trekking nel parco, intitolata ‘I misteri della Valletta del Leone e il presepe della Duchessa’: si passeggerà all’interno del parco, alla scoperta dell’itinerario ispirato alla ‘Divina Commedia’ di Dante e ai lavori che si stanno svolgendo nell’area. Prevista la visita al presepe storico nel Santuario delle Grazie, al suo nuovo allestimento e alla Cripta dei Duchi di Galliera. Il contributo è di dieci euro e la prenotazione è obbligatoria su Whatsapp, al numero 347 7276837, oppure alla mail info@villaduchessadigalliera.it.

Inoltre, il 7, l’8 e il 9 gennaio, ecco l’apertura straordinaria della Sala delle Conchiglie: ritorna uno degli appuntamenti più attesi dal pubblico e dai turisti e la sala ritrova sua vocazione di sala da pranzo, con la magia delle luci delle candele, il luccichio dei suoi vetri, delle porcellane e delle pietre che decorano tutta la sua superficie. I teli di fiandra dei Duchi di Galliera, fotografie originali, lettere autografe e ritratti accompagneranno i visitatori dalla sala sino al Teatro Storico del palazzo. In questo caso, il contributo è di sei euro e anche qui la prenotazione è obbligatoria. Il ricavato servirà per eseguire i restauri della Valletta del Leone e per aiutare il Santuario di Nostra Signora delle Grazie.

Realizzate dall’artista Pasquale Navone, della scuola del Maragliano, le statuine del presepe sono il vanto della popolazione voltrese e tesoro prezioso del convento che sorge sulle colline del Parco storico di Villa Duchessa di Galliera. Dopo un lungo e minuzioso restauro, effettuato dalle restauratrici delle Scuole Pie di Genova, sono tornate nel luogo dove da sempre sono custodite. Nel mezzo, tra restauro e ritorno, un passaggio alla bellissima Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, in piazza Pellicceria, nel centro storico di Genova.

Il Presepe è caratterizzato da una commistione tra scuola genovese e scuola napoletana, resa evidente dal diverso utilizzo di legno e canapa. Molto curate e preziose le vesti dei vari personaggi: abiti ricercati, molti ancora originali, per la cui realizzazione la stessa Duchessa donò stoffe pregiatissime.

Sulla base delle ricerche dello studioso della Soprintendenza Giulio Sommariva, questo insieme è costituito da un nucleo eterogeneo di sculture, numerose ascrivibili alla scuola genovese e in particolare a Pasquale Navone (Genova, 1746-1791), alcune realizzate in ambito napoletano nel Seicento e nel Settecento, altre ancora di fattura successiva; opere tutte interessate da interventi che avevano in parte sminuito la loro qualità esecutiva e contraddistinte da uno stato conservativo che ha reso necessaria la predisposizione di uno specifico progetto di restauro.

Maria Brignole Sale e il figlio Filippo De Ferrari promossero presso l’edificio di Voltri numerosi cantieri. In particolare, Filippo commissionò l’edificazione nel 1895 di un ambiente appositamente destinato all’esposizione del Presepe. Il rapporto privilegiato instaurato dalla famiglia con il Santuario Voltrese è attestato anche dai numerosi doni destinati al convento, tra i quali deve annoverarsi il Presepe.

Quanto alla Sala delle Conchiglie, era in realtà la Sala da Pranzo riservata ai ricevimenti per gli ospiti voluta probabilmente da Anna Pieri Brignole Sale, dama di compagnia di Giuseppina, moglie di Napoleone. Posta nella parte terminale del percorso chiamato delle ‘Sale di Società’, rappresenta oggi un unicum nel suo genere. Esistono certamente ninfei e sale a grotta nei giardini, tuttavia una sala da pranzo realizzata con queste tecniche risulta ad oggi esistente solo nel Palazzo di Villa Galliera e in Germania.

Le pareti sono rivestite di conchiglie di porcellana, tufo, serpentino e marmo bianco. Si intravedono poi inserti in rami di corallo e vetri tagliati sempre a forma di conchiglia. Realizzata attorno al 1780, la tradizione vuole che la decorazione sia da attribuire a Giuseppe Canepa (1721-1803), artista polimaterico, esperto quadraturista e artista che si ritrova spesso nei cantieri di Simone e Gaetano Cantone. È probabile che il progetto decorativo sia da attribuire proprio ai Cantone, anche se la forma delle conchiglie, la disposizione delle decorazioni rococò e molti altri segni distintivi sono simili, se non uguali, ad altri interventi sicuramente realizzati da Giuseppe Canepa.

Per cogliere appieno la scena in cui si ritrovavano gli ospiti, bisogna immaginare di trovarsi in un luogo in cui la luce delle finestre penetrava ‘toccando’ le migliaia di pietre e porcellane, creando un effetto assolutamente suggestivo con continui e cangianti riflessi. Una sensazione amplificata dalla presenza dell’acqua della fontana che dava l’idea di trovarsi a tutti gli effetti in uno scenario naturale che dialoga con il giardino antistante. Per questo motivo, una parte della visita si svolgerà solamente con la luce naturale e quella ancora più suggestiva delle candele.

Gli ospiti dei ricevimenti furono Maria Cristina di Savoia e Ferdinando II di Borbone in occasione delle nozze reali celebrate all’Acquasanta (Maria Cristina è stata proclamata Beata nel maggio del 2016), Francesco I di Prussia, i re d’Italia, la figlia della regina Vittoria d’Inghilterra e dignitari provenienti da tutta Europa.

Dopo la Seconda guerra mondiale la sala fu abbandonata per più di un decennio quando, a seguito di un vero e proprio battage mediatico, fu deciso di occuparla con un’aula scolastica. Attualmente è utilizzata dalla Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo Voltri 1.

L’apertura straordinaria della sala più suggestiva e preziosa del palazzo di Villa Duchessa di Galliera è un evento rarissimo, che bisogna cogliere per riscoprire un gioiello nascosto, unico nel rococò genovese, in cui l’arte delle grotte si intreccia con quella decorativa.

 

Alberto Bruzzone