La città di Imperia stamattina ha reso omaggio al professor Nino Lamboglia a 45 anni dalla sua prematura scomparsa. La cerimonia si è svolta nel cimitero di Porto Maurizio presso la cappella della famiglia materna dove è sepolto.
La commemorazione è stata promossa dall’Istituto internazionale di studi liguri, che Lamboglia aveva fondato nel 1942 a Bordighera presieduta dalla professoressa Gabriella Stabile Re la quale ha sottolineato inoltre, che in questo momento storico "c'è bisogno di nuovi soci anche per mettere mano a tutti i documenti che abbiamo ricevuto, da ultimo il lascito di Girolamo Rossi, per creare nuovi gruppi di studio".
L’orazione ufficiale è stata tenuta dallo storico imperiese Gianni De Moro, mentre la benedizione è stata impartita da don Gianluigi Peirano, parroco di Artallo e Poggi. Celebrato anche l'avvocato Cosimo Costa, presidente onorario scomparso l'anno scorso. Presenti all'iniziativa i dirigenti provinciali dell'Istituto, Maria Teresa Verda, che proprio con Lamboglia aveva realizzato la stesura della propria tesi di laurea, Simona Gazzano e Giacomo Raineri per il Circolo Parasio, il dottor Carlo Amoretti il cui padre era stato presidente dell'istituto.
Nino Lamboglia era nato a Porto Maurizio nel 1912, durante la sua brillante carriera ha compiuto importanti studi sull’antica Liguria dall'età del Ferro a quella paleocristiana, in particolare sui siti di Ventimiglia, Albenga e Chiavari.
È considerato il padre dell'archeologia sottomarina. Infatti, nel 1950, fu a capo della spedizione che trovò di una nave romana risalente all’anno 75 a.C. al largo di Albenga. Morì il 10 gennaio 1977 precipitando in acqua a bordo della propria auto nel porto di Genova.
"L'ho conosciuto per 15 anni e gli sono stato vicino e lo ricordo come una persona straordinaria. Un uomo pieno di slanci, afferma De Moro, molto generoso, che ha lasciato tutta la sua eredità morale nell'Istituto. Autore di numerose e importantissime pubblicazioni ha fondato la scuola storica del ponente ligure. E' lui che ha approfondito il periodo della classicità e ha valorizzato in modo straordinario i beni culturali che principalmente a Ventimiglia e Albenga ci legano con l'esperienza romana. Ricordarlo oggi significa ricordare la persona che negli ultimi decenni più ha fatto per la cultura imperiese e la cultura dell'intero ponente".
Durante la cerimonia il circolo Parasio ha consegnato simbolicamente il premio San Leonardo-citta di Imperia, assegnato nel 2019 alla memoria. "Purtroppo non l'ha potuto ritirare di persona, ci spiega la presidente del circolo Simona Gazzano, ma il raccoglimento e l'emozione non furono meno sentiti e motivati. Tutti i rappresentanti e dirigenti dell'Istituto internazionale degli studi liguri, di cui è stato il fondatore e l'ha visto impegnato per tutta una vita, erano presenti e ricordo con molta emozione quel momento. Ci ha lasciato un'eredità culturale, storica e scientifica. Una vita così impegnata che ci ha lasciato tanto per valorizzare il nostro territorio. Come circolo Parasio siamo vicini a questa realtà e abbiamo voluto naturalmente presenziare portando il nostro saluto e il nostro ricordo".