Politica - 16 gennaio 2022, 14:18

La risposta delle Ferrovie non soddisfa il Centro Ovest: “Costruzione assurda di una nuova linea”, replica Maranini

Dopo due mesi di attesa, dal Comune sono arrivate in via Sampierdarena risposte alle interpellanze sul tracciato della ferrovia, che tuttavia non fugano i dubbi della gente e tantomeno degli amministratori della zona

La risposta delle Ferrovie non soddisfa il Centro Ovest: “Costruzione assurda di una nuova linea”, replica Maranini

Le Ferrovie rispondono punto per punto ai dubbi avanzati dal Municipio di via Sampierdarena, ma dal Centro Ovest, per bocca di Fabrizio Maranini, si fa sapere che le risposte non soddisfano. Le problematiche sollevate sono quelle ormai tradizionali e seriali relative al cantiere per la linea Fegino, Certosa, Campasso, Sampierdarena verso il porto, probabilmente destinata alle merci e alle vie Landi e Ardoino. Risposte a interpellanze corredate da foto e datate fine ottobre dell’anno scorso. Circa i distacchi dalle pareti collinari, spiegano le Ferrovie, non c’è problema sulla stabilità; si tratta soltanto di piccoli cedimenti dovute a piogge e comunque sul versante “sono stati applicati placcaggi con reti e funi con chiodature”.

Questa la risposta: “I tratti più vicini allo sbocco della galleria Sampierdarena, al cavalcaferrovia di via Ardoino (lato Sud) e all’imbocco della galleria Campasso, sono zone ove la sede si trova in trincea, e pertanto è presumibile che i muri a monte e a valle sostengano gli scavi effettuati per realizzare la sede. Il substrato roccioso è costituito dalla formazione di ronco (areniti fini, siltiti marnose e argilliti); si tratta di roccia facilmente alterabile dagli agenti atmosferici e pertanto protetta da muri che sono presenti a monte e a valle. Tra queste zone si trovano i rii originari al km 1+563 e al km 1+653 oggi trasformati in colatori che raccolgono acque bianche e presumibilmente acque nere del versante soprastante la linea. La situazione fognaria non è imputabile ad attività di competenza Rfi. È stato solamente ripristinato e adeguato ai carichi ferroviari un attraversamento esistente al di sotto della sede ferroviaria”.

Replica Maranini quale presidente Commissione Seconda Municipio II Centro Ovest: “Strano sentir parlare di ‘recenti’ piogge, visto che si sta parlando di un cantiere presente da diversi anni”. Mentre per quanto riguarda “il reticolo minore con la presenza di sversamenti anche di acque nere”, le Ferrovie hanno replicato che “i grigliati con i teli, che possono essere rimossi in qualunque momento, mitigano la risalita di odori sgradevoli derivanti”.

“Cosa ne pensa l’Ufficio Igiene della soluzione?”, domanda Maranini, che è preoccupato però soprattutto della fragilità della roccia. Perché, ogni giorno, “passerebbero 42 treni ad alta capacità alla base della collina sulla quale poggiano le fondamenta dei palazzi”.

“Penso - commenta Maranini - che queste risposte confermeranno agli abitanti della zona l’assurdità di voler usare questa linea ferroviaria costruita nel 1870 quando vi era solo vegetazione, nessun palazzo e comunque era usata per pochi carri merci in legno sino agli anni ’90. Gli stessi residenti, pur non conoscendo il dettaglio della situazione rocciosa, dei rii e del contesto idrogeologico, immaginavano già problemi, non solo acustici, che sarebbero potuti derivare dal passaggio di 42 convogli ferroviari ad alta capacità con almeno un 10% di merci pericolose ogni giorno e notte. Spero davvero che il Comune di Genova, Rfi e chi dovrà dare un parere definitivo sull’impatto dell’uso merci di questa linea ponderi molto bene le decisioni che stanno per prendere”.

Dino Frambati


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